CATANZARO «Smettila di parlare con la polizia altrimenti fai una brutta fine». Una minaccia pronunciata dopo averla immobilizzata contro il portellone della sua auto. Questo è accaduto, la notte del 25 agosto – racconta la Gazzetta del Sud –, a una professoressa di Catanzaro che da anni denuncia lo spaccio e il degrado del proprio quartiere situato a poca distanza dal centro storico. La vicenda era stata anticipata sul Corriere della Calabria con una denuncia sollevata da Franco Scrima.
La donna non restava indifferente davanti alle case popolari occupate abusivamente, ai cartelloni pubblicitari usati impropriamente, alla vendita di droga.
Subito dopo l’aggressione, l’insegnante si è rifugiata in macchina e ha chiamato i carabinieri. Alla pattuglia del nucleo radiomobile di Catanzaro ha raccontato di non essere riuscita a vedere in faccia gli aggressori perché le tenevano la testa schiacciata contro l’auto ma ha notato che erano giovani, tra i 17 e i 20 anni.
Dopo l’aggressione, i militari hanno chiamato il 118 che ha trasportato la signora al Pugliese Ciaccio dove le è stato diagnosticato un trauma cranico con una prognosi di 10 giorni.
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