REGGIO CALABRIA Si è presentata ieri “La Fenice Amaranto”, poche ore dopo l’annuncio del comune di Reggio Calabria. La nuova cordata di imprenditori siciliani con a capo un presidente di Melito Porto Salvo (Virgilio Minniti), ha annunciato all’E-Hotel quello che sarà il suo programma per cercare di far rinascere il calcio reggino. Si ripartirà dalla serie D e bisognerà fare in fretta per presentare la documentazione utile per l’iscrizione al campionato (la scadenza dei termini è fissata per la mattinata di lunedì 11 settembre).
«La Fenice Amaranto – ha detto quello che sarà il direttore generale del club – indica una storia ben precisa di cosa è oggi la Reggina: speriamo di far risorgere la Reggina, per dimostrare che si può fare calcio anche al Sud. Noi non siamo l’Università Telematica Orizzonte-Docenti di Catania – ha specificato il dg – noi siamo soltanto Orizzonte-Docenti. Non abbiamo nessuna intenzione di andare a prendere la “Dante Alighieri”».
Sul progetto sportivo: «Avete ragione a non crederci – ha detto ancora Ballarino – perché si ricomincia dal basso e dobbiamo dirci fortunati che ripartiamo dalla D. Siamo venuti a Reggio Calabria per il presidente Minniti, dopo la sentenza del Tar ci siamo detti che dovevamo fare qualcosa per Reggio Calabria».
Ballarino ha evidenziato come sia importante non affrontare la serie D come se si stesse facendo la B: «la nostra realtà oggi sono Canicattì, Sancataldese e tante altre». Poi spazio alle strutture: «Dobbiamo avere la forza di far funzionare il Granillo e il centro sportivo Sant’Agata».
Il budget con cui si affronterà il campionato è di 1,8 milioni di euro. «Siamo ambiziosi – ha proseguito il direttore generale –, spero di vedere presto la Reggina dove è stata abbandonata». Su Massimo Taibi, Ballarino ha detto che non verranno chiuse le porte a nessuno, ma bisognerà verificare competenze e singoli ruoli.
A proposito di ruoli, oltre al presidente Virgilio Minniti e al suo vice Fabio Vitale, la società sarà composta dal tesoriere Marika Ballarino e appunto dal dg Nino Ballarino. Il direttore dell’area tecnica sarà Pippo Bonanno, mentre Maurizio Pellegrino sarà il ds. Sul logo, Ballarino ha assicurato che farà di tutto per riappropriarsi di quello storico. Nel frattempo però la società si chiamerà La Fenice Amaranto.
«Sono stato fuori tanti anni sia per gli studi che per lavoro – ha detto il neo presidente Virgilio Minniti – rientrando su Reggio ho trovato una città molto diversa da quando sono andato via e sentire tutto ciò che stava coinvolgendo la Reggina e il territorio, quindi tutti quelli che amano questa città e la sua squadra, sofferenti, mi hanno spinto a parlarne con Ballarino, persona importante anche nella mia vita privata perché siamo innanzitutto amici. Ho chiesto anche a lui un consiglio siamo giunti a presentare la manifestazione». (redazione@corrierecal.it)
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