ROMA Il calabrese, Francesco Cavallaro, segretario Generale della Cisal, confermato, in rappresentanza della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, in seno al Cnel, per il quinquennio 2023/2028.
Oggi la cerimonia di insediamento della XI Consiliatura, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso la Plenaria ‘Marco Biagi’ di Villa Lubin a Roma.
Il Cnel, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, è un organo di rilievo costituzionale previsto dall’articolo 99 della Costituzione italiana. Ha funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni con potere di iniziativa legislativa; ha facoltà di contribuire all’elaborazione della legislazione economica e sociale. Nel Consiglio, che ha sede nell’ottocentesca romana Villa Lubin, a Roma, siedono 64 membri, oltre il Presidente, di cui 10 esperti qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica, 48 rappresentanti delle categorie produttive, 6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato.
Il provvedimento del Governo Meloni è stato adottato sentiti i Ministeri interessati dalle cui valutazioni è stato possibile desumere il grado di rappresentatività della Cisal, fondata nel 1957, che con 1 milione e 400mila iscritti è la quarta organizzazione sindacale italiana per numero di associati. Firmataria di oltre 70 contratti nazionali, conta 107 unioni provinciali e 20 regionali, e ben 49 federazioni di categoria che svolgono attività sui territori.
Al leader della Cisal, calabrese, originario di Dinami, nel Vibonese, di cui è stato anche sindaco, sono pervenuti i complimenti di esponenti della politica nazionale e regionale, delle istituzioni, del mondo del lavoro e dell’economia, del sindacato, dell’associazionismo e delle professioni e di moltissime rappresentanze della società attiva.
«È un onore rappresentare la Cisal – ha commentato a margine della cerimonia – che conferma lo status di organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa, all’interno di un organo costituzionale di fondamentale importanza per la democrazia sociale, in cui trasformare i legittimi interessi, di cui i corpi intermedi sono portatori, in responsabilità, attraverso un’attività di ascolto e confronto costante. Oggi ribadiamo il nostro impegno per un lavoro pagato il giusto, dignitoso e sicuro. Il merito di questa conferma prestigiosa – ha continuato- desidero attribuirla ai nostri iscritti, all’organizzazione tutta, cresciuta sotto ogni punto di vista in questi anni. Grazie a quanti quotidianamente collaborano in tutta Italia nelle nostre 800 sedi, per dare nuove e concrete risposte di tutela sindacale, ma anche in termini di servizi attraverso i nostri centri di Patronato e Caf, ai lavoratori, ai pensionati ed ai giovani, a cui dobbiamo guardare con particolare attenzione per costruire il futuro del Paese».
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