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Ecco il “patto di acciaio” tra Occhiuto e FdI: ai meloniani a breve nuove deleghe

Il governatore alla convention di Rende incassa l’abbraccio di Fratelli d’Italia. «Non so se avrò la forza di ricandidarmi tra tre anni»

Pubblicato il: 23/09/2023 – 20:03
Ecco il “patto di acciaio” tra Occhiuto e FdI: ai meloniani a breve nuove deleghe

RENDE E’ sempre più luna di miele tra il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, leader di Forza Italia, e  Fratelli d’Italia. Alla convention di Rende si suggella un patto d’acciaio tra l governatore e il partito meloniano che si fonda su uno scambio di parole dolci, quasi d’amore, e, più concretamente, in un rafforzamento del ruolo di Fratelli d’Italia nel governo regionale da qui a qualche settimana, non in termini di incarichi ma di deleghe di peso. «Tra qualche settimana è mia intenzione alleggerirmi di qualche delega, è faticoso seguirle tutte e ho bisogno di farlo. Mi confronterò con i coordinatori regionali dei partiti della coalizione. Mi libererò di alcune deleghe e chiederò a Fratelli d’Italia di assumersi qualche ulteriore responsabilità», annuncia Occhiuto suscitando gli applausi scroscianti dei meloniani. E ricambiando gli endorsement arrivati da tutti i big di Fratelli d’Italia, che comunque sul tema delle deleghe avevano lanciato a loro volta dei messaggi a Occhiuto. Da Wanda Ferro, che rimarca «il coraggio di Occhiuto anche nell’assumere scelte impopolari», e garantendo «amicizia lealtà e affidabilità, saremo scudo e spada per lui». Per passare a Fausto Orsomarso: «Occhiuto – dice il senatore di FdI, già assessore con Occhiuto – come un superministro, deve governare con noi 10 anni, ci sono 5 miliardi della Calabria e non abbiamo più alibi. Noi ti vogliamo bene, al di là del racconto che leggiamo sulla stampa». Per finire al capogruppo di FdI alla Regione Peppe Neri, che riconosce a Occhiuto di «aver cambiato il paradigma cambiando le regole d’ingaggio».

L’intervento di Occhiuto

Occhiuto raccoglie e ricambia l’abbraccio: «Ho un rapporto straordinario con il gruppo dirigente nazionale e regionale e quindi qui mi sento a casa mia, Fratelli d’Italia è un partito con un leader straordinario come Giorgia Meloni con capacità che pochi le riconoscevano. Sono orgoglioso di avere un presidente del Consiglio così autorevole anche nella comunità internazionale. Ringrazio tutti i dirigenti regionali, a partire da Wanda Ferro e a Fausto Orsomarso, con il quale c’è un rapporto di franchezza ma di stima e lealtà e al quale riconosco il coraggio dell’ambizione.  Fratelli d’Italia ha una grande classe dirigente anche in Calabria, e dico che dobbiamo vincere insieme perché anche Fratelli d’Italia vince di più. Meloni al governo ha dimostrato grande capacità, noi abbiamo dimostrato che Calabria si può governare. Il governo nazionale – prosegue Occhiuto – è in carica da 11 mesi, e credo che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, stia dimostrando un’autorevolezza e una capacità che molti non le riconoscevano. E’ importante che gli sforzi del governo nazionale si colleghino a quelli regionali. In Calabria, credo che in questi due anni, traguardo che compiremo fra qualche settimana, abbiamo dimostrato di saper fare e di poter fare molto di più che in passato. Rimane ancora tantissimo da fare perché la Calabria è una regione che ha mille problemi, ma soprattutto ha grandissime prospettive e tantissime possibilità. E’ il nostro modo di raccontare la Calabria, di governare la Calabria è quello di dire alla comunità nazionale che questa regione può essere governata e che le risorse potenziali della Calabria possono diventare risorse di sviluppo per il futuro». Per Occhiuto «anche sul tema dell’immigrazione credo che Giorgia Meloni stia dimostrando una capacità che i governi del passato non hanno avuto. A livello internazionale sta svolgendo un’azione con grande fermezza e determinazione per ricordare alla comunità europea che il problema dell’emigrazione non è una questione solo italiana. Anche noi in Calabria stiamo dando una mano al governo. Io sono orgoglioso di governare una regione che su questo tema si è sempre dimostrata molto solidale e responsabile. Giudico sbagliato l’atteggiamento di chi chiede responsabilità all’Ue e poi, invece, dimentica che questa responsabilità, questa solidarietà che si chiede all’Europa deve essere in primo luogo offerta dai diversi territori».

«Siamo il governo più riformatore che la Calabria abbia mai avuto»

Occhiuto poi rileva: «Siamo il governo più riformatore che la Calabria abbia mai avuto. Stiamo ricostruendo la Regione dalle fondamenta. Sto governando, facendo l’amministratore e non il dirigente politico: sono qui per risolvere i problemi, non per occuparmi di nomine o di poltrone. Prima Fausto Orsomarso e Wanda Ferro hanno detto: ”governeremo con Occhiuto per 10 anni”. Li ringrazio di cuore, non so se avrò la forza di ricandidarmi tra tre anni, perché fare il governatore in una terra come la nostra è un mestiere davvero duro. Ma posso fare una promessa: consegnerò al centrodestra calabrese una Regione che può essere governata per due volte di seguito dalla stessa coalizione, cosa mai accaduta in Calabria».

«’Ndrangheta spesso alibi degli incapaci»

«Abbiamo la ‘ndrangheta, è vero, e ci fa schifo, ma – sostiene poi Occhiuto – questo cancro non può diventare un alibi per un fare niente. Spesso la ‘ndrangheta è l’alibi degli incapaci. Sono orgoglio perché stiamo rendendo trasparente l’azione del governo regionale, per contrastare ogni infiltrazione di poteri criminali che hanno ucciso per tanti anni il futuro della Calabria. In questi due anni stiamo dimostrando che la Calabria è una Regione che può essere governata, e stiamo raccontando in modo diverso il nostro territorio a livello nazionale. Siamo una Regione con tanti problemi, ne siamo consapevoli, ma alla comunità nazionale dobbiamo mostrare le nostre eccellenze, le nostra grandi opportunità. E lo stiamo facendo dialogando sempre in modo positivo con i governi che ci sono stati in questi due anni, facendoci rispettare, senza andare – come accadeva fino a qualche anno fa – a pietire con il cappello in mano». (a. cant.)

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