Un progetto calabrese tra i vincitori dei “piccoli oscar” della sostenibilità
Si chiama “Biodiversi” e prevede lo sviluppo della Calabria tramite la valorizzazione della biodiversità. La premiazione sarà il 28 settembre

ROMA “Biodiversi”, progetto nato da un’idea della cooperativa sociale Goel, trionfa nella categoria “biodiversità” del Premio Vivere a Spreco Zero, promosso dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio dei Ministeri della Transizione Ecologica e del Lavoro. La premiazione avverrà il 28 settembre a Roma, in concomitanza con gli eventi organizzati in occasione della 4° Giornata internazionale di Consapevolezza delle Perdite e degli Sprechi alimentari in programma il 29 settembre. «Le buone pratiche sono la strada maestra nel rush finale verso il traguardo del 2030 – sottolinea Andrea Segrè, pioniere dell’impegno #sprecozero – per questo abbiamo voluto riunire i vincitori in un evento focalizzato sul contesto globale degli sprechi alimentari ma anche sulle abitudini di gestione e fruizione del cibo dei cittadini nel mondo». Ad aggiudicarsi il riconoscimento è chi ha promosso la pratica della food bag e quindi il contrasto allo spreco alimentare, incentivando la riduzione di rifiuti alimentari potenzialmente evitabili.
Il progetto “Biodiversi”
Il progetto individua la biodiversità calabrese come vero vantaggio competitivo della regione e intende valorizzarla al fine di favorire lo sviluppo della Calabria tramite tre macroareee: potenziamento della filiera agroalimentare, della filiera turistica e la nascita di un centro di ricerca botanica. Quest’ultimo, denominato Brick (Botanical Research Institute of Calabrian Knowledge), dovrebbe nascere all’interno del Villaggio Goel di Siderno e sarebbe finalizzato alla sperimentazione di nuove colture e alla produzione di materie prime lavorabili. Il centro porterebbe alla costituzione di nuove aziende agricole, almeno 6 secondo il progetto, e al potenziamento di quelle già esistenti. “Biodiversi” porterebbe, inoltre, nuove opportunità lavorative, con l’inserimento di almeno 51 figure, di cui 11 manageriali e con 12 posti destinati a persone svantaggiate. Tra i partner anche l’Unical e l’Università di Catanzaro.