COSENZA «A seguito degli articoli di stampa riguardanti la recente visita nella casa circondariale di Cosenza, si ritiene giusto, per dovere di verità, evidenziare quanto segue. Si continua a stigmatizzare la condizione dei detenuti allocati, all’interno della Casa circondariale di Cosenza, in celle irrispettose della dignità delle persone, in quanto caratterizzate da finestre occluse dalla presenza di pannelli in plexiglass che rendono difficoltosa l’areazione e invivibili gli ambienti in caso di elevate temperature esterne; si continua, ancor più, a denunciare apertamente la gravissima assenza, da mesi, dello specialista in psicologia, a fronte di una popolazione carceraria di oltre 270 unità. Si tratta di situazioni critiche che rendono, di fatto, la pena contraria a Costituzione, malgrado gli oggettivi e imponenti sforzi costantemente profusi dal personale della Polizia penitenziaria del carcere di Cosenza, quotidianamente impegnato – e tanto ci consta personalmente – unitamente ai funzionari amministrativi della stessa struttura, nel tentativo di sopperire, in tutti i modi possibili, a siffatte carenze». Lo afferma Roberto Le Pera, presidente della Camera penale di Cosenza.
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