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Il dramma

Tragedia di Mestre, spunta un video: «Il guard rail sembra una ringhiera» – IL VIDEO

La società punta il dito sulla sicurezza della strada. Intanto restano da identificare ancora 14 morti

Pubblicato il: 04/10/2023 – 17:15
Tragedia di Mestre, spunta un video: «Il guard rail sembra una ringhiera» – IL VIDEO

VENEZIA Nelle immagini delle telecamere sul luogo dell’incidente di Mestre, trasmesse dalla rete televisiva Antenna Tre, si vede il pullman guidato da Alberto Rizzo proseguire sul cavalcavia a velocità non sostenuta e, all’improvviso, precipitare: non si ha quindi la sensazione di una frenata, né di qualche intoppo. «È un incidente veramente inspiegabile», hanno spiegato da “La Linea”, la società che gestisce per conto della Martini bus il collegamento tra Marghera e Venezia.
Ed è lo stesso amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese a sollevare qualche dubbio sul guard rail a protezione del cavalcavia di Mestre che il pullman ha sfondato precipitando: «Dai video il guard rail – afferma all’Ansa Fiorese – sembra una ringhiera, le immagini dei filmati che abbiamo visionato mostrano il pullman che si appoggia alla protezione che è quasi una ringhiera».
Su quanto accaduto la Procura di Venezia ha aperto un’indagine per comprendere l’esatta dinamica della tragedia. Al momento l’ipotesi principale resta quella di un malore dell’autista.

Da identificare 14 cadaveri

Intanto restano ancora da identificare 14 morti e 4 feriti dopo la tragedia di Mestre di ieri sera quando un bus turistico è precipitato da un cavalcavia. A confermarlo e’ Paolo Rosi, direttore del 118 della Regione del Veneto. Tra i deceduti ci sarebbero di sicuro 4 ucraini e 1 tedesco oltre ad Alberto Rizzotto, l’autista italiano. Secondo quanto si apprende tra le vittime ci sarebbero anche due austriaci e una persona di nazionalita’ croata ancora da identificare.

L’ultimo post dell’autista prima di partire

Alberto Rizzotto, l’autista del bus precipitato a Mestre

«Shuttle to Venice» (navetta per Venezia) aveva scritto nell’ultimo post su Facebook l’autista del pullman precipitato a Mestre, alle 18.30, un’ora e mezza prima della tragedia. Il messaggio geolocalizava Alberto Rizzotto, 40 anni, morto con i 20 passeggeri, allo ‘Hu Camping’ di Marghera. Nelle ore successive, diffusasi la notizia dell’incidente, sotto al post erano comparsi i messaggi sempre più preoccupati degli amici, che sapevano essere quella la linea percorsa da Alberto. «Rispondi», «Fatti sentire per favore», i messaggi rimasti senza replica. 

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