Pubblichiamo la lettera, inviata a tutti i sindaci appartenenti al consorzio Valle Crati, scritta dal primo cittadino di Carolei Francesco Iannucci. Iannucci riferisce della presenza di un video (che considera una «minaccia»), poi rimosso, pubblicato dal presidente del Consorzio Valle Crati. Il video avrebbe annunciato un blitz sulla depurazione nel suo comune. Metodo che Iannucci respinge al mittente chiedendo ai colleghi sindaci di sollevare il presidente dall’incarico. Il clima è, dunque, ancora teso attorno alla depurazione nel Cosentino, dopo le dimissioni dal cda del Consorzio dei rappresentanti dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.
Stamattina, con mio grande stupore, ho ricevuto un messaggio da un mio assessore il quale mi informava della presenza di un video (minaccia) del Presidente del Consorzio Valle Crati, pubblicato sulla sua pagina facebook e sul blog “a spasso per la città”, dal titolo “blitz….blitz….blitz…..sulla depurazione a Carolei stiamo arrivando”. Il video poi è stato rimosso, forse su consiglio di qualche legale del Consorzio.
Intanto voglio precisare che invito il presidente del Consorzio Valle Crati a venire quando vuole sul territorio di Carolei per eseguire un sopralluogo presso gli impianti di depurazione. Sarò io stesso ad accompagnarlo. Durante il cammino gli ricorderò che già dal 2021 è stato da me diffidato a subentrare nella gestione del depuratore e delle reti fognarie così come previsto dalla Legge Galli; gli ricorderò del finanziamento di cui all’Apq rafforzato “Depurazione delle acque”, delibera Cipe n. 60/2012 riguardante i lavori di ampliamento dell’impianto consortile e del collettamento delle acque reflue, i cui lavori dopo oltre 10 anni non sono mai partiti per colpa (dolosa secondo quanto dichiarato dal rappresentante di Kratos) del Presidente di Valle Crati; gli ricorderò che per la sua inerzia e incapacità, il commissario Arrical con decreto 163 del 27/06/2023, ha sancito il subentro di Sorical nella gestione del project financing di cui al finanziamento del Cipe n. 60/2012; infine gli farò presente che, diversamente da cosa elabora la sua mente fantasiosa, non ha alcun potere (sceriffo o quant’altro) nel controllare condotte fognarie di comuni che non fanno parte del consorzio Valle Crati; mentre per le condotte e gli impianti presenti nei territori dei comuni appartenenti al Consorzio, il primo responsabile di eventuali omissioni è lui stesso per non aver rispettato la Legge Galli.
Mi preme sottolineare la pericolosità di un soggetto che punta il dito sulle anomalie degli impianti di depurazione che i comuni, dal 2020, avrebbero dovuto far gestire al gestore unico mentre gli impianti di proprietà della Valle Crati (San Giovanni) sono stati sequestrati dall’autorità giudiziaria per inquinamento… un paradosso che solo in Calabria esiste.
Rinnovo l’invito ai sindaci dei Comuni appartenenti al Consorzio Valle Crati, di chiedere immediatamente la convocazione dell’assemblea consortile al fine di sollevare dall’incarico di presidente il signor Maximiliano Granata il quale, oltretutto, occupa ancora la sua poltrona nonostante le dimissioni, dal cda, dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.
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