L’entusiasmo degli studenti di San Giovanni in Fiore di fronte allo spettacolo su Brunelleschi
Grande successo per la performance dell’artista toscano Roberto Visconti nell’Aula magna del Liceo scientifico cittadino

SAN GIOVANNI IN FIORE «Sono un artista, appartengo solo all’arte ed alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce… È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo. Il bello è la conquista dello spazio e la formazione del tempo. Siamo finalmente al centro del nostro cosmo, padroni di un universo. Le stelle, fuochi che ci girano intorno e fanno luce sul nostro cammino. È Il Rinascimento!»: è il cammeo del personaggio, di Filippo Brunelleschi, che è passato da San Giovanni in Fiore, con tutta la sua grandezza, l’originalità, il genio. Lo spettacolo, “Filippo Brunelleschi nella divina proporzione” è stato portato all’attenzione dei giovani del liceo scientifico, in un’attenta e gremitissima Aula magna, mercoledì 4 ottobre. Un gioiello artistico nato con l’ideazione, l’adattamento del testo e la regìa di Giancarlo Cauteruccio, fondatore del Teatro Studio Kripton. Con musiche di Gianni Maroccolo, scenografia digitale e costumi di Massimo Bevilacqua e il ruolo chiave del protagonista interpretato dall’artista toscano Roberto Visconti, attore storico della compagnia, impegnato nel teatro e nel cinema, già fra gli attori principali di “The Passion”, di Mel Gibson.
Lo spettacolo, nato nel 2020 per celebrare i 600 anni dalla fondazione della Cupola di Santa Maria del Fiore, capolavoro brunelleschiano conosciuto in tutto il mondo, è vincitore e primo classificato del Bando del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale Vivere il palcoscenico all’Italiana del 2020, iniziativa di promozione e diffusione della cultura italiana all’estero, mentre l’opera video dello spettacolo, andata in onda in prima visione su Rai 5 il 25 aprile del 2021, è sul sito del Maeci e sulla piattaforma Its Art.
Cauteruccio ha ordito l’impianto artistico immaginando un viaggio visionario, di forte intensità in cui lo spettatore viene guidato nelle meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione visuale della scenografia dinamico/digitale del video mapping e in cui può rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici allo stesso tempo. Il risultato è la costruzione del profilo di un complicatissimo artista rinascimentale, il più grande e visionario, che, pur di raggiungere i traguardi della sua opera,“sacrifica” il suo corpo, la socialità e il proprio benessere per darsi interamente al manifestarsi di essa, anticipando e preparando il percorso verso nuovi orizzonti di grandi artisti del Rinascimento come Raffaello, Michelangelo, Leonardo.
Grande entusiasmo in sala, con lo stupore e il senso della meraviglia sul viso dei ragazzi, ad ascoltare le parole portate con forza e grande stile, sul palco, da Roberto Visconti, circondato alle spalle da un fondale fatto di magico gioco e incrocio di linee e di luci, di musiche sofisticate e riuscitissime, in un insieme vertiginoso a disegnare prospettive, una prospettiva nuova dell’arte e di vita, in linea con l’irregolare stravaganza di Brunelleschi, costruita e consolidata nell’idea che “le idee siano degli uomini, per gli uomini controversi”.
A portare i saluti per la scuola il referente del Dirigente scolastico, fuori sede per ragioni personali, il prof. Giovanni Iaquinta che, presentando la natura di un’opera così complessa, ha fatto riferimento al lavoro capillare della scuola in materia di PNRR, in relazione soprattutto alla progettazione dell’azione 2 Next generation labs e classroom, approfittando dell’occasione per anticipare la portata di Fiore lab maker communication, che cambierà il volto alla scuola florense, con la nascita di una creatura aperta a radio, tv, giornalismo, cinema, teatro, centro di documentazione. Senza dimenticare lo sforzo dell’altra tranche del Pnrr, l’1.4, dedicata alle azioni di contrasto contro la dispersione scolastica. Progetti che hanno comportato non poco lavoro per portarli alla fase all’approvazione, dietro spinta e attenzione del dirigente scolastico.
Lo spettacolo è stato possibile anche per il contributo importante dell’Amministrazione comunale, presente in sala con il vice sindaco Salvatore Cocchiero, che ha ringraziato i presenti e la compagnia, a cominciare dal regista Giancarlo Cauteruccio e aprendo a nuove possibilità di collaborazione. Regista che ha presenatto da gran padrone ogni minima sfaccettatura del lavoro, entrando organicamente, ma con un linguaggio alla portata dell’uditorio presente, nel tessuto tecnico e filologico dell’opera di Brunelleschi. Un artista non di poco conto egli stesso, Giancarlo Cauteruccio che, con il suo ritorno in Calabria, può dare un grande contributo a una terra che ha bisogno di arte e di cultura per tracciare speranze, perché, per esprimere il concetto con le parole di Brunelleschi, “abbiamo veramente bisogno di uomini nuovi e rivoluzionari”. Presente in sala, con un prezioso contributo al dibattito, anche il giornalista Emiliano Morrone, già componente della Compagnia Kripton, durante la sua permanenza a Firenze.









