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Caso “Palazzo Berlingeri” a Crotone, la Procura apre un’indagine

Ad annunciare l’avvio dell’inchiesta il comitato “No allo scempio”: «Finalmente sarà fatta luce sulla vicenda»

Pubblicato il: 13/10/2023 – 10:17
Caso “Palazzo Berlingeri” a Crotone, la Procura apre un’indagine

CROTONE «Finalmente, dopo mesi di esposti, diffide legali, comunicati, ricorsi al Tar ed incontri vari, la vicenda dello scempio edilizio sullo storico Palazzo Berlingeri di Piazza Umberto I°, con la denuncia-querela del 20 luglio, presentata dai condomini alla stazione dei Carabinieri, il procuratore della Repubblica ha affidato il caso al pm con iscrizione al Ruolo 1653/2023, per le indagini di rito, all’esito delle quali sarà emesso il conseguente provvedimento». È quanto comunicano, in una nota, i responsabili del comitato “No allo scempio sullo storico Palazzo Berlingeri” di Crotone. 
«Fiduciosi, attendiamo il corso della Giustizia – scrivono – per fare piena luce sulla vicenda, affermare la legalità, accertare eventuali responsabilità e mettere in sicurezza un bene storico della città, indicato come “uno dei più bei palazzi nobiliari della Città”. Paradossalmente, proprio il Comune, che avrebbe dovuto tutelarlo, con il permesso a demolire/costruire n. 4 rilasciato il 3 febbraio 2023, violando Leggi, Codici e Piano Regolatore Generale, ne ha autorizzato lo scempio, fermato, meritoriamente, dall’altolà della Soprintendenza ai Beni Culturali e dalla tenace lotta dei condomini, che hanno portato lo stesso Comune a far sospendere i lavori in data 9 marzo 2023».
«Ente comunale – si legge ancora nella nota – tuttora, sordo alle grida d’allarme dei condomini e cieco davanti a ben 2 Diffide Legali ed a tutte le normative in materia urbanistica e culturale sulla tutela dei Centri Storici, dove sono vietate tutte le nuove opere e consentiti solo lavori tesi al recupero ed alla salvaguardia del patrimonio edilizio esistente, senza alterarne il decoro architettonico, come si farebbe in questo caso. Disatteso, persino, il D.P.R. 380/2001 – Testo Unico dell’Edilizia, che impone all’ente pubblico, che abbia sospeso i lavori di “emettere entro i 45 giorni successivi il provvedimento definitivo di conferma o di revoca del Permesso Edilizio”».
«Di giorni ne sono trascorsi, addirittura, oltre 220 – concludono – senza che il Comune abbia confermato o revocato il famigerato permesso edilizio, alla base dello scempio sullo Storico Palazzo Berlingeri. La concomitanza delle Giornate del F.A.I. (Fondo per l’Ambiente Italiano), sia di auspicio per focalizzare l’attenzione sul significativo patrimonio edilizio del nostro Centro Storico e per difenderlo dai nuovi barbari, che s’annidano fra i cittadini e nelle istituzioni».

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