GIZZERIA «La destra che governa Stato, Regione, Provincia e numerosi comuni calabresi propone un dimensionamento scolastico che ha l’immagine di una vera e propria ghigliottina. La nostra società si basa sulle istituzioni scolastiche, e ciò è ancora più importante in quei territori in cui il calo delle nascite, la migrazione e la disoccupazione fanno sentire maggiormente il loro peso: bisognerebbe rafforzare, piuttosto che impoverire la presenza di presidi culturali». Lo scrive in una nota il circolo del Partito democratico di Gizzeria. «Una politica che – scrivono – invece decide di tagliare i fondi e le risorse destinate all’Istruzione è una Politica miope, che porterà inevitabilmente al collasso socioculturale dei territori, relegando in secondo piano storie, persone e professionalità. Nel quadro del dimensionamento scolastico, gli istituti scolastici vengono considerati solo ed esclusivamente sulla base di numeri che riescono o meno a garantire: gli studenti non possono essere considerati solo elementi da sommare per raggiungere un risultato». «La notizia della soppressione dell’Istituto Comprensivo Sant’Eufemia – scrivono ancora – così come di altri istituti di Lamezia che verranno accorpati, è una mannaia finemente calcolata che i territori interessati avranno difficoltà a digerire. Dalla perdita della propria autonomia scolastica, accettata passivamente dalle Istituzioni poco più di un decennio fa, per gli studenti di Gizzeria sarebbe il secondo “spostamento” su altre sedi scolastiche, senza considerare null’altro se non gli interessi di parte politica, trattando ragazzi, famiglie e organico scolastico come mezzi da usare a piacimento e contrastando chiaramente anche con le indicazioni del Pnrr riguardo il contrasto alla dispersione scolastica, alle aree critiche e alla riduzione dei divari territoriali». «Tanti sono gli interrogativi a seguito di questa scelta: che fine faranno i fondi già stanziati? Come si pensa di implementare il trasporto pubblico per i ragazzi? Perché la scelta del taglio è ricaduta su una scuola che conta ben oltre i 900 alunni e che si trova ubicata in un luogo strategico e in espansione? In questa scelta scellerata le parti sociali non sono state minimamente tenute in considerazione da parte della Provincia, se non a fatti compiuti, con scelte già pronte e impacchettate sulla base dei desiderata campanilistici o aventi bandiera di partito, avallate dal colpevole e inaccettabile silenzio di chi il territorio lametino avrebbe dovuto difenderlo in seno ai consessi regionali ancor prima che provinciali». «Dopo i problemi inerenti il ritardo di inizio anno scolastico nella scuola di Mortilla – è scritto ancora nella nota – avremmo sperato che, almeno su questo, l’Amministrazione comunale di Gizzeria, benché non obbligata a farlo, esprimesse comunque una indicazione preferenziale alla provincia qualora la scuola del territorio venisse interessata dal quadro degli accorpamenti, previa discussione in Giunta e comunicandolo poi in seduta di Consiglio Comunale». «L’amministrazione comunale invece ha preferito trincerarsi nel silenzio, con tanto di invito ad attendere “con serenità” l’esito delle scelte provinciali. Come può un’Amministrazione accettare senza tentennamento un ulteriore spostamento delle proprie sedi scolastiche, già periferiche, senza prestare ascolto alle voci urlate di protesta che provengono dalle famiglie e dall’organico scolastico interessati da queste scelte? A riguardo – concludono – come rappresentanti politici e delle istituzioni, il PD di Gizzeria, in concerto con i vertici regionali, è al fianco di tutti coloro che sono interessati in negativo dalla situazione dell’istituto comprensivo di Sant’Eufemia, criticando nella forma e nei contenuti la proposta di dimensionamento che reputiamo non equilibrata e che tiene conto solo di scelte politiche relegando in subordine la formazione dei ragazzi».
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