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Crotone perde la gestione del Castello Carlo V

Il monumento, a partire dal prossimo 23 novembre, passerà alla gestione della direzione regionale dei musei Calabria, che ha sede a Catanzaro

Pubblicato il: 21/10/2023 – 17:32
di Gaetano Megna
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Crotone perde la gestione del Castello Carlo V

CROTONE Crotone perde anche la gestione del Castello Carlo V. Il monumento, a partire dal prossimo 23 novembre, passerà alla gestione della direzione regionale dei musei Calabria, che ha sede a Catanzaro. Lo ha stabilito il ministro della Cultura di concerto con la direzione generale archeologica, belle arti e paesaggio. E’ quanto si legge in un decreto del ministero della Cultura emanato il 18 ottobre scorso, con il quale si dispone che, nelle more della prossima riorganizzazione del Ministero (“emanazione del prossimo decreto ministeriale di aggiornamento del Dm 23/12/2014) il Castello della città pitagorica è assegnato alla Direzione Regionale Musei che ha sede a Catanzaro. Siccome la direzione regionale dei musei è attualmente gestita ad interim dall’archeologo Filippo Demma, che è anche super direttore dei nuovo istituto che mette insieme i “Parchi di Sibari e Crotone”, nelle mani di questo dirigente, considerato di altissimo livello, viene concentrata la gestione di gran parte dei beni archeologici della Calabria. Nel decreto di assegnazione della gestione del Castello di Carlo V, si sottolinea che il nuovo decreto di riorganizzazione del Ministero dovrà essere approvato entro il prossimo 31 dicembre. Sarà questo decreto a disegnare la nuova mappa della gestione. Alcuni esperti del settore annunciano che. Nel prossimo decreto, tra l’altro “leggeremo che fine faranno non solo il Castello Carlo V, ma anche il Museo nazionale di Crotone, museo e parco di Capo Colonna, fortezza di Le Castella, le aree demaniali archeologiche di Crotone (quartiere nord e santuario di Vigna Nuova) e tutto il resto dei beni archeologici che si trovano nella città pitagorica e nella sua provincia. Le prospettive, ad analizzare le scelte fatte sino ad oggi dal ministero, non sono rosee per Crotone, che rischia così di perdere il controllo totale dei propri beni archeologici. Il primo strappo è rappresentato dal Castello Carlo V che, con il decreto ministeriale del 18 ottobre scorso, è stato sottratto alla competenza della Soprintendenza di Crotone e Catanzaro (questo ente ha la sede organizzativa a Crotone) ed è passato alla Direzione regionale musei la cui sede è a Catanzaro. Eppure il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, avrebbe voluto la gestione del maniero nelle mani del Comune, ma evidentemente la sua attività in questa direzione non è stata efficace. Non è, quindi, riuscito a raggiungere il suo scopo di difendere il ruolo della città. Così come rischia di non ottenere nessun risultato l’assessore comunale alla Cultura, Nicola Corigliano che, nei giorni scorsi, è andato a Roma per incontrare il ministro Gennaro Sangiuliano. Argomento dell’incontro l’unione dei “Parchi di Sibari e Crotone”, che ha individuato la sede del nuovo super parco a Sibari (gestione Demma). Corigliano, come si evince nel comunicato stampa diffuso dopo l’incontro con il ministro, ha rappresentato a Sangiuliano l’idea del consiglio comunale di Crotone di riconoscere alla città pitagorica un ruolo di primo piano nella gestione dei “Parchi di Sibari e Crotone”. Mentre era in corso l’incontro il ministero ha emanato il decreto che toglie alla gestione di Crotone anche il Castello Carlo V. Eppure, per quanto si legge nella nota stampa diffusa dopo l’incontro, Sangiuliano avrebbe dato la massima disponibilità ad ascoltare le ragioni di Crotone.

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