Delitto di Saman, la testimonianza shock del fratello: «Mio zio l’ha presa per il collo»
In aula la ricostruzione degli ultimi minuti di vita della 18enne strangolata e sepolta a Novellara

REGGIO EMILIA Gli ultimi drammatici momenti della vita di Saman, la sera del 30 aprile 2021 nella casa di Novellara, sono stati ricostruiti in aula dal fratello. Il padre Shabbar, ha raccontato, lo avrebbe minacciato, intimandogli di mostrare le chat tra lei e il fidanzato, che il sedicenne aveva registrato: «Mi disse fammi vedere questi messaggi, se no ti appendo a testa in giù nelle serre», ha detto il giovane. «Io ho sempre paura di mio papà», ha aggiunto poi. Poi Saman andò in bagno e quando uscì ci fu il litigio tra i familiari e la 18enne, che voleva andarsene. «Voleva fare la sua vita», ha detto il ragazzo. «Mentre lei era in bagno mio padre ha chiamato qualcuno, non so chi. Ho sentito qualcosa del tipo “state attenti alle telecamere”».
«Ho visto tutta la scena. Io ero alla porta. Mia sorella camminava, mio zio l’ha presa dal collo e l’ha porta dietro alla serra. Ho visto i cugini, solo la faccia». Lo ha detto in Corte di assise il fratello di Saman, raccontando gli istanti finali della vita della ragazza, uccisa a Novellara, la sera del 30 aprile 2021, accusando così nuovamente lo zio ei cugini del delitto organizzato, in ipotesi di accusa, dai cinque familiari. «Mia mamma ha accompagnato mia sorella fino a un certo punto, poi è tornata indietro. La mamma guardava tutta la cosa che è successo, mentre mio zio prendeva mia sorella lei guardava, guardava quello che stava succedendo».
Il corpo è stato trovato un anno e mezzo dopo, in un casolare diroccato nelle vicinanze.
Secondo il racconto del ragazzo, lo zio avrebbe poi «portato nella serra» la sorella. Nell’incidente probatorio, gli contesta l’avvocato Scarcella, aveva affermato di avere visto lo zio «portare via Saman mettendole una mano sulla bocca». «Perché non hai detto prima queste cose?», gli chiede il legale. «Perché avevo paura di mio padre», risponde lui.