«Le nostre aziende? Competitive fino al cancello». A denunciare lo stato di degrado in cui versa l’area industriale di Crotone, gli stessi imprenditori costretti a far fronte alla marginalità geografica e povertà infrastrutturale ma anche all’assenza di servizi, investimenti e sicurezza.
“Calabria dell’altro mondo”, la video inchiesta in onda questa sera alle 21 su L’altro Corriere Tv (Canale 75 dtt), si occupa della singolare condizione in cui si trovano decine e decine di aziende che in un territorio economicamente depresso continuano a garantire reddito ed occupazione a dispetto, forse, della logica e della convenienza.
La storia è complessa ed intreccia due distinte vicende, c’è quella antica che ha lasciato in eredità a Crotone gli inquinanti e sinistri simboli della deindustrializzazione e del declino, e quella più recente di insediamenti produttivi a cui manca praticamente di tutto.
Ciò che c’era, insomma, se n’è andato, ciò che è nato invece fatica ad affrontare le solite quanto urticanti inefficienze calabresi.
Le telecamere di “Calabria dell’altro mondo” sono entrate nei capannoni abbandonati, nelle fabbriche dello sviluppo ridotte a ricettacolo di rifiuti sotto un cielo che a Crotone in molte circostanze non «è sempre più blu».
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