CROTONE La proroga del contratto con l’Akrea per l’esercizio 2024 richiede un impegno di spesa da parte del Comune di Crotone di 7.469.769 euro oltre l’Iva (10%). È quanto si legge nel documento che il presidente dell’Azienda, Alberto Padula, ha fatto pervenire al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ad alcuni dirigenti del Comune e al presidente del consiglio comunale, Mario Megna. Complessivamente occorrono, quindi, oltre 8,2 milioni di euro per mantenere in vita la società che ha, alle proprie dipendenze, 105 lavoratori. Se il Comune dovesse riscontrare che, sul piano economico, l’esternalizzazione del servizio è più conveniente sarà molto difficile riuscire a mantenere in vita la storica società, che si è sempre occupata di spazzamento, raccolta e conferimento dei rifiuti negli impianti di smaltimento. Rispetto al contratto precedente in scadenza, che prevedeva costi per 6,7 milioni di euro, c’è una previsione che fa intravvedere un significativo aumento per garantire il servizio. Il momento è complesso e si capisce dal fatto che il Comune e l’Akrea dialogano inviandosi documenti ufficiali. Probabilmente i due vertici non trovano una linea di convergenza. Ognuno degli attori cerca, come si dice in queste situazioni, di “guardarsi la mano”. L’ultima nota di Padula è datata 3 novembre e rappresenta una risposta ad una nota che il Comune di Crotone gli aveva fatto prevenire lo scorso 1 novembre. In sostanza il Comune gli aveva chiesto di chiarire la situazione economica dell’Azienda aggiornata. Padula aveva già rappresentato lo stato dell’arte lo scorso 11 ottobre, con un’altra nota, che però non teneva conto dei debiti contratti nella gestione dell’Azienda dallo scorso 1 agosto ad oggi. Il presidente aveva, infatti, certificato i debiti contratti da due precedenti consigli di amministrazione, per circa 2,5 milioni di euro, sino alla data del 31 luglio 2023. Nella richiesta del Comune non c’era, comunque, da chiarire solo la situazione debitoria, ma anche i futuri costi che da affrontare in caso di proroga del contratto. Si intendeva comprendere se venissero rispettati i parametri di efficienza ed economicità. Senza la garanzia di questi due parametri il Comune potrebbe non essere disponibile a concedere la proroga contrattuale. Questa situazione è stata anche rappresentata in un incontro avuto nei giorni scorsi con il Cda dell’Azienda e i sindacati. L’impressione che si ricava leggendo le carte è che il Comune potrebbe andare verso l’esternalizzazione del servizio.
Resta da chiarire che fine faranno gli oltre 100 lavoratori in forza all’Azienda. Sempre nel documento del 3 novembre scorso, Padula rappresenta anche la nuova situazione debitoria dell’Azienda aggiornata al 26 ottobre scorso (quella precedente si fermava al 31 luglio scorso). «Un debito complessivo (al netto dei crediti) – scrive – pari a 2.118.636,01 euro di cui 1.348.176,37 euro verso fornitori». Continuando, il presidente della Società scrive: «Budget economico esercizio 2023 approvato dal Cda in data 30 ottobre 2023 che evidenzia allo stato attuale, una perdita pari a 523.586,84 euro». E ancora: «Budget economico 2024 – in bozza, non ancora discusso ed approvato in Cda – dal quale emerge un importo base del contratto di servizio pari a 7.469.769 oltre iva. Il suddetto importo può variare in aumento in relazione all’eventuale mancato riconoscimento da parte del socio unico (Comune di Crotone, ndr) del corrispettivo da riconoscere per evitare perdite di gestione nell’esercizio 2024; sosta regolamentata pari a 281.336,28 euro; pulizia arenile pari a 34.490,50 euro; inoltre, qualora non venga riconosciuto il finanziamento Por da parte della Regione Calabria per l’avvio della raccolta differenziata, per l’annualità 2024 c’è da aggiungere un’ulteriore perdita di 213.000 euro al netto dei pagamenti effettuati». L’ultima cifra riguarda il resto della cifra da pagare per l’acquisto di 23 mezzi per avviare la raccolta differenziata. La Regione non ha erogato l’intera cifra, perché manca ancora la certificazione del raggiungimento degli obiettivi. La situazione economica, da quello che si evince dai documenti, è quindi molto complessa. Il contratto di affidamento del servizio tra il Comune e l’Akrea scade il prossimo 31 dicembre. A chi toccherà fare la pulizia della città dopo la manifestazione di Rai1 “l’Anno che verrà” che si terrà in piazza Pitagora il prossimo 31 dicembre? I lavoratori dell’Azienda mangeranno anche quest’anno il panettone? Sono domande a cui non è facile dare risposte.
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