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Processo “Overture”, l’ex pentito Novello: «Sono sprovvisto della protezione, non parlo»

L’ex collaboratore di giustizia, chiamato a deporre, riferisce di essere stato «picchiato e minacciato»

Pubblicato il: 09/11/2023 – 15:11
di Fabio Benincasa
Processo “Overture”, l’ex pentito Novello: «Sono sprovvisto della protezione, non parlo»

COSENZA Si torna in aula, al Tribunale di Cosenza, per una nuova udienza del processo scaturito dall’inchiesta “Overture”. Il procedimento è legato a presunte estorsioni, danneggiamenti, intimidazioni e reati contro la persona ed il patrimonio commessi a Cosenza e nei comuni dell’hinterland. La mala cosentina – secondo gli investigatori – avrebbe messo le mani sui lavori di ampliamento dell’Ospedale “Annunziata”, sugli interventi di ammodernamento del sistema di illuminazione del campus universitario Unical di Rende e sulle opere di restauro del Convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, attraverso una intensa attività estorsiva nei confronti delle imprese assegnatarie dei lavori.

Chi è Alberto Novello

In aula si presenta Alberto Novello, ex pentito, chiamato a deporre. Classe 1992, nelle dichiarazioni rese davanti ai magistrati dell’antimafia di Catanzaro da Ernesto Foggetti, venne indicato come un presunto appartenente alla cosca “Rango-Zingari” particolarmente attivo nella città di Marano Marchesato. Novello sarebbe stato attivo nello spaccio di sostanze stupefacenti, ma il suo nome è balzato prepotentemente agli onori della cronaca quando viene tratto in arresto dagli agenti della polizia che lo trovano in possesso di un vero e proprio arsenale di armi e munizioni oltre che di divise delle forze dell’ordine contraffatte. Nel corso delle perquisizioni, infatti, viene rinvenuto del materiale occultato a bordo di due auto di proprietà di Novello ed una Fiat Stilo. A bordo erano nascosti: un fucile mitragliatore marca, tipo “AK 47” (Kalashnikov) dotato oltre che di un caricatore a “banana” da 30 colpi, di un caricatore a tamburo da 75 colpi tipo “drum”; 1 revolver cal. 32; 1 pistola semiautomatica a salve; 1 pistola semiautomatica PS97 Arrow cal. 9 parabellum clandestina, completa di caricatore munito di 11 proiettili. Poi diversi proiettili, insomma, un vero arsenale di armi e di munizioni.

Il racconto in aula

«Sono sprovvisto del programma di protezione ed ho paura a parlare. Ho subito delle minacce», esordisce Novello. Da chi? Chiede il pm della Dda di Catanzaro Corrado Cubellotti. «Per questo non parlo. Appena uscito dal programma ho subito delle minacce», aggiunge Novello. Che sarebbe stato minacciato dopo le dichiarazioni fornite quando scelse di collaborare con la giustizia. Una decisione poi disattesa dalla volontà di ritornare sui propri passi. «Sotto casa di una persona sono stato picchiato, poi mi hanno seguito ed hanno provato ad acchiapparmi. Mi sono nascosto in un negozio vicino al tribunale. Ho chiamato la questura per intervenire, mi è stato detto di denunciare». La sua brevissima deposizione si interrompe, l’ex collaboratore di giustizia lascia l’aula. Il processo prosegue con una rapida escussione di un teste prima del rinvio alla prossima udienza. (redazione@corrierecal.it)

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