CATANZARO «Sull’autonomia differenziata Roberto Occhiuto recita a soggetto a danno dei calabresi. Si avvicinano le elezioni europee e il presidente della Regione Calabria si affida al teatro». Così, il Partito democratico calabrese commenta le posizioni sul regionalismo differenziato espresse di recente al quotidiano La Stampa dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha rimproverato al ministro Roberto Calderoli «un approccio sbagliato», a proposito dell’accelerazione sull’Autonomia in mancanza del finanziamento dei Lep, annunciato a parte, cioè in un secondo momento. «Ricordiamo – tuonano i dem della Calabria – che Occhiuto ha già votato a favore dell’autonomia differenziata in Conferenza Stato-Regioni e che nello scorso gennaio tenne con Calderoli una conferenza stampa a Catanzaro, al termine della quale lo stesso Occhiuto disse che “l’autonomia differenziata può determinare occasioni positive per la Calabria”, precisò di “conoscere e apprezzare Calderoli” e sottolineò che, “se c’è uno che può realizzarla, è proprio lui”. Allora Occhiuto aggiunse, con riferimento al disegno di legge in questione del ministro leghista, che è “evidente che si fa carico in qualche modo delle ragioni delle Regioni del Sud”». «Ormai i calabresi conoscono bene il vizio insanabile del presidente Occhiuto, che dice tutto e l’esatto contrario per alimentare il proprio consenso virtuale. L’ambiguità di Occhiuto fa perdere credibilità alle istituzioni. Dunque, il governo Meloni – avvertono i dem della Calabria – continuerà a prendere decisioni inaccettabili sulla testa dei calabresi, proprio grazie a questo atteggiamento del presidente Occhiuto, politicamente pilatesco, opportunistico e bipolare».
«Non è una posizione strumentale o pregiudiziale quella che abbiamo già da tempo assunto sull’Autonomia regionale differenziata, invitando a più riprese il presidente della Regione Roberto Occhiuto a non rompere il fronte dei governatori delle regioni meridionali e a farsi garante dei diritti dei calabresi, contro un disegno di legge mirato a spaccare il Paese. Oggi, di fronte all’evidente forzatura del ministro Calderoli, che antepone il varo della riforma alle garanzie su diritti e servizi, non potrà non prenderne definitivamente atto anche lo stesso presidente. La Lega è finalmente uscita allo scoperto, tradendo gli impegni sui Lep e confermando che i nostri timori erano e sono più che fondati. Dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno, che l’operazione in atto mira solo ad aumentare il divario tra Nord e Sud del Paese. Porre adesso la questione, come fa Occhiuto stamane in un’intervista, quando ormai la strada è irrimediabilmente tracciata, rischia di restare uno sfogo del tutto vano. L’importanza della posta in palio avrebbe certamente richiesto impegni più stringenti; fidarsi ancora di Calderoli e del Governo significa sottovalutare le conseguenze derivanti dall’Autonomia differenziata, che condanneranno la Calabria ad un’arretratezza difficilmente colmabile rispetto alle regioni più avvantaggiate. Ritengo a questo punto necessario che tutto il Consiglio regionale si mobiliti su questo fronte e che sia la massima assise calabrese a determinarsi al più presto investendo l’Esecutivo del compito di opporsi con ogni strumento a tale scellerato disegno». È quanto dichiara il consigliere regionale della Calabria, Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti.
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