REGGIO CALABRIA È durato circa un’ora il dibattito in Consiglio regionale dedicato al tema dei cambiamenti climatici e dunque della lotta per mitigare il rischio idrogeologico in Calabria. Un dibattito caratterizzato da una sostanziale condivisione della necessità di porre il tema della difesa del territorio dell’ambiente come una priorità dell’agenda politica regionale, con una serie di proposte, anche dell’opposizione, che hanno trovato l’assenso del presidente della Giunta Roberto Occhiuto.
Il punto all’ordine del giorno era stato richiesto dal gruppo consiliare del Pd, che attraverso il capogruppo Mimmo Bevacqua, che intervento in aula ringrazia anche il centrodestra – a partire dal presidente Occhiuto e dal presidente del Consiglio Mancuso per averlo accordato ricordando che i dem hanno presentato una proposta di legge regionale ad hoc. «È prioritario – spiega Bevacqua – trovare unità anche in termini di progettualità su questo tema, che non può prescindere da tre parole: salvaguardia, tutela e gestione oculata del territorio. Senza questi capisaldi è difficile pensare allo sviluppo della Calabria. Invitiamo anche la maggioranza ad accogliere la nostra Pdl. Il tema del consumo di suolo zero deve diventare centrale. Tanti errori abbiamo chiuso gli occhi negli ultimi 30 anni – c’è una responsabilità collettiva – con una cementificazione selvaggia che ha reso più vulnerabile il nostro territorio. Bisogna individuare le priorità di intervento e utilizzare i fondi Pnrr e Por, semplificando le procedure e coinvolgendo i sindaci e magari anche aprendo una vertenza con l’Europa per non frammentare l’uso dei fondi europei, e puntare alla creazione di un Osservatorio». Giuseppe Gelardi (Lega): «Occorre proseguire sullo sviluppo delle nostre infrastrutture inserendole in una strategia che sia però prima nazionale che regionale». Amalia Bruni (Pd): «Dobbiamo mitigare e prevenire, in una direzione unica, facendo camminare insieme le politiche di mitigazione e prevenzione». Ferdinando Laghi (DeMa): «L’obiettivo dev’essere anzitutto garantire un ambiente migliore che significa anche migliorare l’occupazione in Calabria. Ricordo come positiva l’approvazione da parte del presidente Occhiuto del piano del Parco nazionale del Pollino, giunto dopo 30 anni di attesa, senza derogare dalle indicazioni ivi contenute che esclude la presenza di una centrale».
A concludere il dibattito il presidente della Regione Roberto Occhiuto: «I cambiamenti climatici – spiega il governatore – impongono un supplemento di attenzione da parte di chi governa il territorio. Apprezzo la sensibilità del Consiglio regionale su questo tema, vorrei che ce ne fosse di più negli enti locali. Tra le tante riforme che ho proposto ce n’è una di cui si parla poco ma a cui tengo di più: la riforma della Protezione civile dopo 20 anni, rendendo la Protezione civile più performante e che ci invidiano in altre regioni, ogni volta che c’è un evento avverso la nostra Protezione civile viene invitata per la sua operosità. Sarebbe colpevole se non fosse così perché la Calabria è più a rischio di tante altre regioni, e qui la manutenzione dei corsi d’acqua diventa sempre più fondamentale, per questo condivido molte delle proposte della minoranza, apprezzo molte delle cose dette dai colleghi e in particolare da Laghi. Davvero – sostiene Occhiuto – penso che il rispetto del territorio dell’ambiente sia un driver e un fattore di sviluppo ma anche un dovere morale. Condivido la proposta di fare un Osservatorio, bene anche le iniziative per popolare le aree interne, dove non c’è nessuno che fa manutenzione essendosi spopolate. E quando il territorio non è curato diventa oggetto di fenomeni avversi che poi ci fanno spendere risorse, mentre se avessimo investito in prevenzione non avremmo dovuto spendere tante risorse. Poi ci sono anche comportamenti colpevoli dell’uomo, qui il consumo del suolo è stato sciagurato nel corso degli passati. Anche qui sono disponibile ad accettare tutte le proposte dell’opposizione. Ma vorrei che fosse anche riconosciuto lo sforzo della nostra Giunta quando abbiamo commissariato tanti Comuni per gli abusi edilizi: questa cosa bisogna farla perché rispetto i sindaci ma bisogna avere tutti la stessa sensibilità». Occhiuto poi osserva: «Siamo impegnati anche a rendere la forestazione più efficace anche in direzione della tutela del territorio: abbiamo 4mila forestali ma meno che in altre regioni in proporzione ma sono in gran parte anziani, quindi nei prossimi anni dovremmo porre all’ordine del giorno una riforma che renda la forestazione produttiva e più utile a mitigare i rischi anche attraverso il reclutamento di figure più compatibili con questo obiettivo. Sui corsi d’acqua, ne ho trovati tanti che non erano oggetto di manutenzione da anni: abbiamo messo in atto un piano straordinario di manutenzione che si sta facendo attraverso Calabria Verde. Vorrei che ogni tanto che ci fosse dall’opposizione il riconoscimento di un’azione in tema di ambiente e di difesa del territorio, dove c’è stato un cambio di passo. E un cambio di passo – sottolinea il presidente della Regione – c’è stato anche nella spesa delle risorse in tema di dissesto: in questi ultimi 2 anni abbiamo approvato un numero di progetti esecutivi che è del 340% superiore superiori a quelli approvati nel 2018-19, abbiamo sottoscritto contratti pubblici più alto del 525% rispetto al 2018-19, abbiamo speso 50 milioni con un incremento del 153% rispetto al 2018-19. La Calabria è la prima regione per spesa di risorse Fsc in questo ambito. Il governo regionale ha messo al centro della sua azione questo tema: c’è moltissimo da fare, ancora, nella direzione di consolidare una cultura ambientale che spesso in Calabria è stata di serie B e serie C. Sono molto felice di questo dibattito, oggi il Consiglio regionale ha scritto un’altra bella pagina nella consapevolezza che bisogna occuparsi prima e non dopo dei fenomeni avversi». (c. a.)
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