STRASBURGO La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato inammissibile il ricorso ricevuto nel 2007 dai proprietari di un terreno espropriato nel comune calabrese di Fabrizia agli inizi degli anni ottanta. Nella decisione la Cedu evidenzia che la somma ricevuta dai proprietari del terreno, e stabilita dalla Corte d’appello di Catanzaro nel 2009, è stata adeguata. Questo tribunale, dice la Cedu, ha ricalcolato la somma dovuta tenendo conto del valore di mercato del terreno e degli interessi accumulati dal momento in cui era avvenuta l’espropriazione.
Inoltre la Cedu osserva che è inammissibile anche la parte del ricorso in cui i proprietari si lamentano di aver dovuto pagare le tasse sulla somma ricevuta. I giudici di Strasburgo specificano che i proprietari non hanno fornito alcuna prova che la tassa sia stata loro applicata, e che anche se lo fosse stato, ciò non sarebbe sufficiente a chiamare in causa l’adeguatezza del risarcimento ricevuto per l’esproprio.
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