ROMA Ammontano ad oltre 34,5 milioni di euro i benefici riconosciuti nel 2023 dal Comitato di solidarietà alle vittime di reati di tipo mafioso e di reati intenzionali violenti. Aiuti economici che testimoniano la vicinanza dello Stato a chi ha pagato, a volte con la vita, la scelta di opporsi alla prevaricazione della criminalità organizzata. Nell’ultima seduta del 2023 il Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti, presieduto dal Commissario Felice Colombrino, ha deliberato la concessione di oltre 2 milioni e 400 mila euro di indennizzi. In particolare durante la riunione – a cui hanno preso parte rappresentanti dei ministeri dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze e delle Imprese e del Made in Italy, nonché rappresentanti della Concessionaria Consap – sono stati riconosciuti oltre 2 milioni di euro in favore di vittime di reati di tipo mafioso e dei loro familiari per i danni subiti. È stata, inoltre, deliberata l’assegnazione di oltre 350 mila euro a favore di donne vittime di violenza sessuale, spesso subita in ambito domestico da parte del convivente o di un familiare, e di familiari di vittime di omicidio.
Infine, nell’ambito degli aiuti economici alle famiglie affidatarie di minori orfani di crimini domestici o di violenza di genere, ovvero femminicidi, il Comitato ha riconosciuto contributi per borse di studio e la gratuità della frequenza scolastica presso convitti o istituti di istruzione come interventi di sostegno al diritto allo studio. Complessivamente nel corso del 2023 il Comitato di solidarietà ha concesso oltre 34 milioni e 500 mila euro di indennizzi.
In particolare, sono state 653 le istanze di accesso al Fondo di rotazione presentate dalle vittime dei reati di tipo mafioso per un totale di oltre 29 milioni e 500 mila euro di benefici concessi. Per le vittime dei reati intenzionali violenti, come omicidi, femminicidi e violenze sessuali, le istanze presentate nell’anno in corso sono state complessivamente 300, per un importo totale di oltre 4 milioni e 600 mila euro di indennizzi riconosciuti. Nel corso del 2023, particolare attenzione è stata dedicata anche all’esame delle 110 istanze di orfani di crimini domestici e delle famiglie affidatarie, con la concessione di oltre 450 mila euro per le borse di studio, per le spese mediche e per la formazione e l’avviamento al lavoro. I benefici concessi testimoniano in modo concreto, attraverso un aiuto economico, la vicinanza dello Stato a chi ha pagato, a volte con la vita, la scelta di opporsi alla prevaricazione della criminalità organizzata, o che si trova senza responsabilità in situazioni di grave difficoltà.
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