REGGIO CALABRIA Le ore sono quelle decisive, perché la corda è stata tirata troppo e ora è arrivato il momento di chiudere ponendo fine a quella che in tanti hanno già definito una “telenovela”. Fonti qualificate sostengono che la nuova Giunta comunale di Reggio Calabria targata Giuseppe Falcomatà dopo la fine della sospensione per il caso “Miramare” potrebbe finalmente vedere la luce a stretto giro di posta perché negli ultimi giorni gli “sherpa” hanno lavorato in modo incessante con l’obiettivo di smussare gli angoli più spinosi, soprattutto nella trattativa tra il sindaco e il suo partito, il Pd. Un “braccio di ferro” che secondo diversi osservatori starebbe pendendo dalla parte dei democrat, che oggi avrebbero fatto un punto interno e – a quanto risulta – in tarda serata avrebbero avuto un confronto con Falcomatà che potrebbe essere quello decisivo. Come si sa, il nodo della questione, tra Falcomatà e tutti gli alleati, non solo il Pd, riguarda l’azzeramento dell’attuale Giunta, azzeramento che Falcomatà vorrebbe totale con l’eccezione del vicesindaco Paolo Brunetti, di Italia Viva: opzione che il Pd e le altre forze del centrosinistra, pur convinte della necessità del rinnovamento però hanno respinto al mittente nel senso che per loro o si azzerava tutto ma proprio tutto o si dovevano comunque garantire gli assetti attuali. Un “muro contro muro” lungo giorni e giorni che però – sempre secondo fon ti accreditate – avrebbe finito con il “logorare” soprattutto il sindaco, consapevole di non poter troppo insistere per evitare di trovarsi in un mare di guai come è già avvenuto nell’ultimo Consiglio comunale, quando la sua maggioranza ha disertato l’assemblea di Palazzo San Giorgio, e come potrebbe avvenire, con tutte le prevedibili drammatiche conseguenze, nel delicatissimo consiglio comunale del 30 dicembre. Insomma, da fonti qualificate si fa intendere che Falcomatà sarebbe di fatto arretrato dalla sua intenzione di procedere all’azzeramento totale per dare vita a un più classico rimpasto, e questo in soldoni significa che si profilerebbe una soluzione di compromesso con Falcomatà che cambierà diverse caselle ma con il Pd che potrebbe alla fine tenere nella nuova Giunta anche tre postazioni rispetto alle quattro attuali. (c. a.)
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