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Vandalizzata a Varese la targa dedicata a Liliana Segre

Sull’accaduto indaga la Digos. Il sindaco: «Un gesto da imbecilli»

Pubblicato il: 06/01/2024 – 19:48
Vandalizzata a Varese la targa dedicata a Liliana Segre

VARESE È stata vandalizzata a Saltrio, in provincia di Varese, la targa posta il 25 aprile 2022 accanto a una scultura per ricordare il passaggio di Liliana Segre e di suo padre in fuga verso la Svizzera. Il nome della senatrice a vita è stato cancellato con un oggetto appuntito e un gruppo di volontari della zona ha cercato di rimediare riscrivendolo con un pennarello indelebile. L’accaduto è stato segnalato alla Digos della Questura di Varese: gli accertamenti per individuare i responsabili sono in corso. Volontari e Comune sono già al lavoro per posizionare un nuova targa, mentre l’indignazione per il gesto è fortissima.

«Un gesto da imbecilli»

«Un gesto da imbecilli – ha commentato il sindaco di Saltrio, Maurizio Zanuso – Ci stiamo attrezzando per riprodurre la targa e proteggerla con uno schermo in plexiglass per evitare futuri danneggiamenti. L’augurio è di riuscire a posarla in una giornata simbolica come il prossimo 27 gennaio, nel Giorno della Memoria. Per l’occasione inviteremo il figlio maggiore della senatrice Segre, Alberto». «Sull’origine del gesto abbiamo solo ipotesi» ha proseguito il sindaco. «La matrice politica o antisemita, a mio parere, è secondaria: nessuno ha rivendicato lo sfregio e non abbiamo mai avuto sentore della presenza in zona di realtà pericolose. L’ipotesi più credibile è che si sia trattato di un vandalismo fine a se stesso, non certo meno grave compiuto da uno o più stupidi». L’8 dicembre nella zona è stato inaugurato il ‘Sentiero del silenzio’, il percorso compiuto da Liliana Segre con il padre per cercare in Svizzera la salvezza dalla persecuzione nazista. Entrambi finirono nel campo di sterminio di Auschwitz, da cui la senatrice a vita sopravvisse e di cui è diventata testimone. La rabbia per l’accaduto è grande: «Questi luoghi sono luoghi della memoria – ha sostenuto il primo cittadino – Il nostro lavoro, quello delle associazioni e della Comunità Montana mira a renderlo sempre più fruibile. Si tratta di luoghi già molto frequentati e questo ci fa estremamente piacere. Il nostro traguardo è preservare il ricordo di quanto accaduto, permettendo al maggior numero di persone possibili di ripercorrere, letteralmente passo dopo passo, la storia comprendendo l’enormità dell’accaduto. Per questa ragione il gesto vergognoso di uno o più ignoranti ci fa rabbia ma non ci scoraggia. Tutto sarà rimesso a nuovo con l’augurio che chi ha agito venga messo di fronte alle proprie responsabilità. E magari si vergogni». (Ansa)

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