REGGIO CALABRIA Un sogno lungo 20 anni. Quella che per molti giovani è considerata una banale “conquista” per Amina Matloob, 20 anni, rifugiata del Kashmir, è un traguardo ritenuto irraggiungibile. La storia ci porta a Sant’Ilario dello Ionio, in provincia di Reggio Calabria, dove la ragazza ha raggiunto il padre nel 2022, insieme alla madre e altre tre sorelle e un fratello. Amina è beneficiaria del progetto di accoglienza gestito dalle cooperative sociali Eurocoop “Jungi Mundu” e “Pathos”, facente capo al Comune di Ferruzzano. La giovane, nei giorni scorsi, ha conseguito la patente. «Sono felice di aver preso la patente e poter guidare – sostiene Amina -. Avevo un po’ paura di non farcela. Invece, grazie agli operatori delle cooperative e agli istruttori, ci sono riuscita. Ho cominciato a preparare la teoria seguendo dei tutorial online, poi mi sono iscritta a scuola guida e ho continuato a studiare, fino agli esami di pratica». Un percorso superato brillantemente dalla giovane con il sostegno degli operatori del progetto di accoglienza, coordinati da Nicola Papandrea. All’autoscuola “Futura” di Fiorenza e Mongiardi, di Locri, ha trovato la professionalità e l’attenzione che le hanno consentito di studiare con tranquillità, in un clima sereno.
Amina è arrivata a Sant’Ilario nel 2022, in fuga da un territorio in guerra, insieme alla madre e altre tre sorelle e un fratello, grazie a un’azione di ricongiungimento con il padre che era arrivato in Italia qualche anno prima. Insieme a loro ha ritrovato, nella Locride, la fiducia nel futuro. Conseguita la patente, ora il prossimo step: il corso di estetista. «Nel mio Paese solo da pochi anni le donne possono guidare, questo per me quindi è molto importante. Voglio, perciò, ringraziare tutti gli operatori che ogni giorno ci affiancano nella costruzione della nostra vita qui e i titolari e gli istruttori della scuola guida che mi hanno aiutata a prendere la patente. Grazie di cuore». «Per il momento non mi è possibile comprare una macchina, ma spero un giorno di poterlo fare». (redazione@corrierecal.it)
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