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L’ex killer della ‘ndrangheta: «Non ho niente a che fare con la strage di Bologna»

Le dichiarazioni spontanee rese oggi in aula da Paolo Bellini, imputato nel processo sulla strage del 2 agosto 1980

Pubblicato il: 14/02/2024 – 15:49
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L’ex killer della ‘ndrangheta: «Non ho niente a che fare con la strage di Bologna»

BOLOGNA «Non ho niente a che fare con Bologna, è tutto inventato». Lo dice Paolo Bellini, imputato nel processo sulla strage del 2 agosto 1980 durante le dichiarazioni spontanee nel processo di appello. «La prima immagine che la Procura generale le ha fatto era sfuocata, nemmeno io saprei riconoscermi», ha detto l’ex esponente di Avanguardia nazionale. «Io non posso aver minacciato e non minaccio i magistrati. Non posso minacciare i giudici, sono andato in Sicilia nel 1992 dopo la morte di Falcone e Borsellino per salvare i giudici, ho sempre amato i giudici, fatto tutti i favori di questo mondo. Vi ho salvato in Sicilia, io ho portato la mia vita per voi». In estate l’ex killer della ‘ndrangheta è stato arrestato anche per le minacce al presidente della Corte di primo grado, Francesco Caruso. Sul video che lo ritrarrebbe sul luogo della strage, Paolo Bellini si difende così: «Gli zigomi hanno un’angolazione diversa, io non ho la fossa delle Marianne qua, non ho quello che si vede nei fotogrammi». Bellini, nel suo intervento, si scaglia contro l’ex moglie Maurizia Bonini, che lo ha identificato in primo grado nel video girato dal turista Harald Polzer il giorno della Strage.

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