CATANZARO «La Corte dei Conti ha detto sostanzialmente che c’è evidentemente un cambio di passo in molti ambiti, persino nella sanità, dove ancora dobbiamo fare molto per garantire il diritto alla cura dei calabresi, ma per esempio la Corte dei Conti ha riconosciuto che la contabilità della Calabria non è più orale, come si diceva un tempo. Abbiamo quantificato il debito, abbiamo dimostrato che siamo in avanzo di amministrazione, In altri ambiti abbiamo velocizzato la spesa dei fondi comunitari, del Fondo di sviluppo e coesione. Quando mi sono insediato c’erano circa due miliardi che i miei predecessori non avevano speso. Tra qualche mese l’Italia saprà che la Calabria ha speso tutte le risorse degli anni passati». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa della Banca d’Italia al Teatro Politeama di Catanzaro. «Quindi – ha aggiunto Occhiuto – c’è tanto lavoro. E c’è anche la consapevolezza però che questo lavoro produrrà degli effetti negli anni che verranno, perché per quanto importanti possano essere gli sforzi di un governo, anche di un governo regionale, soprattutto in Calabria – dove ogni anno 15.000-20.000 ragazzi lasciano la Calabria e quindi vanno via 15.000-20.000 pezzi di prodotto interno individuale che quindi sostanzialmente fanno diminuire costantemente il prodotto interno della regione – l’intervento sui dati macroeconomici è molto più lento e si avrà davvero quando ci saranno reali possibilità per i giovani di rimanere in Calabria e di costruire in Calabria le loro occasioni di lavoro».
Occhiuto si è soffermato anche su alcuni temi prettamente politici. Anzitutto un commento sulle Regionali in Sardegna: «A livello di governo – ha osservato Occhiuto – non cambierà assolutamente nulla perché il centrodestra ha dimostrato prima e dopo del voto di essere unito, considera il governo di Giorgia Meloni – che è un governo democraticamente eletto dagli italiani il primo, dopo tanti governi tecnici o governi di larghe convergenze – un valore assoluto, quindi non cambierà nulla. Penso che le elezioni regionali dipendono anche dalla esperienza che i cittadini hanno fatto dei governi regionali precedenti, quindi pensare che le elezioni regionali siano un test politico nazionale è sempre un esercizio molto ardito perché bisognerebbe verificare qual è il grado di soddisfazione dei cittadini laddove si vota e dove votando a volte vogliono determinare anche percorsi di alternanza. Rilevo – ha proseguito il governatore calabrese – che da quando c’è l’elezione diretta del presidente della Regione in Sardegna c’è stata un’alternanza perfetta, non ha mai governato la stessa coalizione per due volte di fila. Questa volta ci è andata davvero vicino perché abbiamo avuto un dato di liste molto superiore a quelle del centrosinistra, poi il dato di Forza Italia è un dato per noi molto confortante. Rilevo anche questa circostanza dell’alternanza perfetta, ha finora riguardato anche la Calabria, speriamo non riguardi la Calabria in futuro». C’è aria nuova in Forza Italia dopo il congresso? «L’aria che c’è sempre stata, l’aria di chi ha coscienza che è un partito in crescita e quindi c’è grande entusiasmo da parte di tutti i militanti e i dirigenti locali», ha risposto Occhiuto. (a. cant.)
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