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Fondi Ue, la Regione prevede «un ampio margine di sicurezza per il conseguimento del target»

Risposta del Dipartimento Programmazione all’interrogazione di Tavernise sulla chiusura del Por 2014-20: spesa certificata arrivata a 1,7 miliardi

Pubblicato il: 05/03/2024 – 16:45
Fondi Ue, la Regione prevede «un ampio margine di sicurezza per il conseguimento del target»

CATANZARO «Il valore cumulato della spesa certificata è passato da 1.524 milioni di euro circa (al 30 giugno 2023) a 1.730 milioni di euro circa (pari al 77.8% della dotazione del Programma)» e le previsioni «sono tali da garantire un ampio margine di sicurezza ai fini del conseguimento del target comunitario». Lo scrive il Dipartimento Programmazione Unitaria della Regione Calabria in risposta a un’interrogazione del capogruppo del M5S Davide Tavernise sulla chiusura del Por 2014-2020: la risposta dell’interrogazione è stata trasmessa dalla vicepresidente della Giunta con delega ai fondi Ue Giusi Princi.

Le previsioni di spesa

Nella risposta si evidenza che «negli ultimi tre mesi dello scorso anno l’Autorità di Certificazione, a conclusione delle verifiche di rito, ha validato e successivamente trasmesso alla Commissione europea, per il tramite del sistema Sfc, due domande di pagamento intermedio: a) nell’ambito della prima, trasmessa il 12 ottobre 2023, sono state incluse nuove spese per circa 96 milioni di euro; b) nell’ambito della seconda domanda di pagamento intermedio, trasmessa lo scorso 29 dicembre, sono state incluse nuove spese per oltre 110 milioni di euro. Per effetto delle citate domande di pagamento il valore cumulato della spesa certificata è passato da 1.524 milioni di euro circa (al 30 giugno 2023) a 1.730 milioni di euro circa (pari al 77.8% della dotazione del Programma). In termini di distribuzione della spesa per anno – spiega il Dipartimento regionale – le spese incluse nelle domande di pagamento presentate nel corso dell’anno 2023, rappresentano il 21% della spesa totale certificata. Nel corso dell’ultimo biennio, invece, sono stati certificati complessivamente 581 milioni di euro (il 33,6% della spesa totale certificata); infine, nelle domande di pagamento presentate nel corso degli ultimi tre anni sono stati certificati oltre 843 milioni di euro (pari al 48.8% della spesa totale certificata)». Si rileva poi che «sulla base delle previsioni recentemente trasmesse dai Dipartimenti regionali coinvolti nel processo di gestione del Programma entro la data ultima prevista per la trasmissione della domanda di pagamento finale (al momento fissata al 31 luglio 2024), al netto delle nuove spese che risultano già censite sul Siurp saranno censite ed avviate ai controlli ulteriori spese pari a poco più di 554 milioni di euro… Queste previsioni, fatti salvi gli esiti dei controlli di I livello, comunque sono tali da garantire un ampio margine di sicurezza ai fini del conseguimento del target comunitario. In ogni caso – si legge nel riscontro all’interrogazione – il processo di formazione della spesa sarà attentamente monitorato, anche attraverso la programmazione di specifici incontri con i Settori regionali titolari delle procedure maggiormente significative in termini di spesa attesa, al fine di valutarne il grado di attendibilità nel tempo e valutare, laddove ancora possibile, l’adozione di specifiche azioni in grado di annullare ovvero minimizzare il rischio di un mancato utilizzo di parte delle risorse assegnate al Programma».

Il target comunitario

Nella risposta all’interrogazione il Dipartimento Programmazione Unitaria della Regione poi rileva che «entro la data ultima prevista per la presentazione della domanda di pagamento finale, al fine di conseguire il target di spesa comunitario e garantire la regolare chiusura del Programma – tenendo conto delle spese già certificate (pari a 1.730 milioni di euro circa, di cui 1.465 milioni di euro di quota comunitaria) e di quelle già censite a sistema ed avviate ai controlli (pari a 61 milioni di euro, di cui 49 milioni di euro a valere sulla quota comunitaria) – devono essere censite sul sistema informativo regionale (Siurp) ed avviate ai controlli nuove spese per circa 270 milioni di euro (di cui 241 milioni di euro per il Fesr e 29 min di euro per il Fse)». Si evidenzia, inoltre, che «l’inclusione nelle prossime domande di pagamento delle spese già sostenute sui due nuovi Assi Safe, stimate in 152 milioni di euro (di cui 92 milioni di euro a valere sul Fesr e 60 sul Fse) consentirà: a) di conseguire il target dispesa comunitario per il Fse con un surplus di oltre 30 milioni di euro; b) di ridurre la distanza dal target per il Fesr che passerà da 241 milioni di euro a poco meno di 149 milioni di euro circa. Sulla base del nuovo tasso di cofinanziamento comunitario previsto dal piano finanziario vigente (pari al 79,85%), per conseguire tale spesa sarà necessario certificare una spesa complessiva di 1 86 min di euro». (redazione@corrierecal.it)

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