POTENZA Si ricompatta il centrosinistra in Basilicata in vista delle elezioni regionali 2024 in programma il 21 e 22 aprile. A quanto si apprende da fonti dem lucane, sarebbe chiuso l’accordo tra Pd, 5 stelle, Verdi, sinistra italiana, socialisti, Basilicata possibile sulla candidatura del presidente Pd della provincia di Matera, Piero Marrese.
Ieri l’oculista Domenico Lacerenza ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Regione. A pochi giorni dalla chiusura delle liste, tutto è stato rimesso in discussione. Pd e Movimento 5 Stelle hanno tentato in extremis di trovare una quadra ma «alla luce della situazione, non escludiamo di correre da soli», avevano fatto sapere fonti di Campo Marzio. Una ‘situazione’ dovuta alle divisioni nel Pd, l’accusa dei pentastellati. «Lacerenza era la persona giusta ma è stato impallinato dai giochi di corrente locali», aveva scandito Giuseppe Conte.
«Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito». Così Lacerenza aveva annunciato il suo passo indietro. Le perplessità ascoltate di parte del centrosinistra lucane, manifestate anche ieri in una infruttuosa riunione anche con Pittella, hanno convinto l’oculista a farsi da parte.
«Schlein, dopo la figuraccia del candidato ritirato, ha riconfermato l’adesione al veto dei 5S sulla partecipazione di Azione alla nuova coalizione, confermando la definitiva svolta del Pd verso il campo populista e la leadership di Conte. La segretaria del Pd ha evitato qualsiasi interlocuzione, da noi ricercata in questi giorni più e più volte. Spiace vedere la distruzione di quello che una volta era un grande partito riformista ridotto a ruota di scorta dei 5S. Buon viaggio», scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda, tornando sul nodo della candidatura in Basilicata.
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