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l’inaugurazione

Un ponte «sostenibile» e «accessibile a tutti» collega Cosenza a Rende – FOTO

Questa mattina, la prima inaugurazione di un’opera realizzata con Agenda Urbana. Caruso: «Queste le unioni che ci piacciono, senza imposizioni»

Pubblicato il: 22/03/2024 – 13:04
Un ponte «sostenibile» e «accessibile a tutti» collega Cosenza a Rende – FOTO

COSENZA La prima delle undici opere realizzate grazie ai fondi di Agenda Urbana: la passerella ciclopedonale sancisce ufficialmente l’unione dei due parchi urbani di Cosenza e Rende. Questa mattina, l’inaugurazione e il racconto delle tappe principali che hanno preceduto l’intervento, realizzato attraverso il recupero di un ponte ferroviario in disuso da quasi 40 anni. Per l’amministrazione comunale di Cosenza, guidata da Franz Caruso, l’opera – dal forte valore simbolico – è l’esempio concreto di come le “unioni” si realizzino attraverso la volontà di collaborare e condividere, anziché con leggi o imposizioni dall’alto. Una stoccata indirizzata al governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ed alla volontà della maggioranza di centrodestra decisa a portare avanti il progetto della “Grande Cosenza” con un metodo ritenuto «errato e inappropriato» dal primo cittadino bruzio e da buona parte del centrosinistra cosentino.

«Un’opera simbolica ma significativa»

«E’ una inaugurazione simbolica ma anche significativa se si pensa alla prima apertura di un’opera di Agenda Urbana che unisce le due città di Cosenza e Rende», dice ai nostri microfoni il sindaco Caruso. L’iniziativa odierna, «rientra nel progetto di sviluppo di un’azione sulla mobilità sostenibile che come Comune di Cosenza stiamo portando avanti insieme al Comune di Rende ma che deve abbracciare un’area molto più vasta perché c’è vicino Montalto Uffugo ma anche le Serre cosentine e la Presila. Iniziative di questo genere devono spingere verso questa direzione, unire il territorio e unirlo con dei servizi: trasporti, rifiuti, acqua, ambiente, infrastrutture». E poi la stoccata al governatore Occhiuto con il chiaro riferimento alla legge sulla “Grande Cosenza”. «Non accettiamo le imposizioni, ma lavoriamo per realizzare cose unitarie». Accanto al ponte, sorgerà un Palazzetto dello squash. «E’ vero, lo realizziamo con i fondi del Pnrr. E’ un’altra iniziativa utile e necessaria a collegare i territori. Siamo costantemente in campo per favorire queste aggregazioni».

«Un percorso sostenibile ed accessibile a tutti»

«Dopo 40 anni riapriamo questo ponte ferroviario che abbiamo acquisito da Ferrovie della Calabria, qui dove prima un canneto copriva tutta la struttura. Abbiamo ricreato le piste ciclabili, ristrutturato il ponte ferroviario adesso aperto al passaggio ciclopedonale ed è accessibile anche alle persone con disabilità», racconta ai nostri microfoni il consigliere comunale di Cosenza, delegato al Centro Storico, Francesco Alimena. «Tra l’altro – aggiunge – il ponte è stato co-progettato assieme alla Federazione Ambiente Bici, che si occupa della mobilità sostenibile a Cosenza». Alimena continua: «È un’opera che ricongiunge i comuni di Cosenza e di Rende attraverso una ricucitura urbana che guarda alla mobilità sostenibile, è un progetto simbolo di Agenda Urbana, abbiamo spinto affinché fosse la prima delle 11 inaugurazioni di opere pubbliche di Agenda Urbana che in questi mesi saranno aperte in tutta la città e nei due comuni di Cosenza e Rende». Prove di città unica? «Questa è la città unica che ci piace, quella che fanno i cittadini dal basso».

«E’ importante che si concluda un’opera finanziata»

«E’ un bel segnale, iniziamo il percorso». Così il commissario prefettizio del Comune di Rende Santi Giuffrè: presente all’inaugurazione. «E’ importante che si concluda un’opera finanziata e quindi che siano stati spesi bene i danari». Giuffrè poi sofferma sulle polemiche rivolte da Laboratorio civico Rende sulla spesa dei fondi del Pnrr. «Abbiamo un provvedimento amministrativo di sospensione che ci consente di valutare le cose come è giusto che siano fatte. Sicuramente non aspetteremo il mese di luglio, ma le decisioni finali arriveremo prima». (f.b.)

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