CASTROVILLARI «Il lavoro è essenziale, garantisce la giustizia sociale. Il lavoro come diritto ma anche come dovere, quindi al centro delle nostre politiche deve esserci l’occupazione». Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo nello stabilimento Assolac/Granarolo Di Castrovillari alla presenza del presidente della Repubblica Mattarella. «Il lavoro di qualità ben retribuito è garanzia di giustizia sociale ed è per questo – ha aggiunto Calderone – che combattiamo, facendolo emergere. Mi rallegro oggi di poter assistere a una realtà come questa dove c’è rispetto delle regole e delle leggi, in cui le garanzie sono assicurate, in cui la scelta di legalità avviene ogni giorno, anche contro le intimidazioni e contro le incrostazioni culturali. Sono grata per l’opportunità di oggi: lo Stato è con voi in questa battaglia, nessuno deve sentirsi solo in questa battaglia e abbiamo il dovere di perseguire per il bene di tutti, dobbiamo farlo attraverso misure precise ma anche incentivi per chi lavora bene per lo sviluppo del Paese». Secondo Calderone «siamo in una regione straordinaria ma anche specchio di criticità come occupazione e inclusione sociale. Numeri e percentuali restano comunque inferiori ai grandi paesi europei, ed è un ritardo che va corretto e dobbiamo concentrarci sulle disparità territoriali».
Il tema della sicurezza sul lavoro, poi, al centro dell’intervento di Calderone: «Il lavoro è vita. Ed è una terribile contraddizione che si possa morire di lavoro, anche un solo morto è una ferita per l’intera società. La salute e la sicurezza del lavoro è una priorità assoluta, ma l’intensificazione di controlli e verifiche e l’attuazione del piano e gli interventi che abbiamo fatto sono importanti perché costituiscono un pilastro, ma il lavoro è vita e la sicurezza è vita, ma – ha concluso il ministro – sono valori che non possono essere limitati al mondo del lavoro. Bisogna costruire una cultura della sicurezza a partire dalle nostre scuole, l’attenzione verso la sicurezza non è solo precauzione verso sé stessi ma anche una responsabilità sociale verso gli altri». (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x