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Verso le elezioni, nel Vibonese 13 comuni chiamati a votare. In bilico Mileto e Nicotera

Soriano torna al voto dopo lo scioglimento del 2022. Tropea “salta” la tornata elettorale, mentre si ricandidano Marasco e Giordano

Pubblicato il: 10/05/2024 – 19:47
Verso le elezioni, nel Vibonese 13 comuni chiamati a votare. In bilico Mileto e Nicotera

VIBO VALENTIA Dalle montagne di Simbario alle spiagge di Nicotera: sono 13 i Comuni del Vibonese chiamati al voto per eleggere la nuova amministrazione il prossimo 8 e 9 giugno. Oltre 55 mila gli abitanti coinvolti, compresi i 31 mila del capoluogo. Ma se a Vibo Valentia sono già pronti gli schieramenti e procede spedita la campagna elettorale, con anche i “big” della politica nazionale già in visita ai candidati Romeo, Cosentino e Muzzopappa, negli altri paesi restano diverse incognite sulle liste da presentare entro sabato mattina. Sorvegliati speciali di questa tornata elettorale i Comuni di recente finiti nel mirino della Commissione antimafia. Al voto andranno: Cessaniti, Drapia, Mileto, Mongiana, Nicotera, Pizzoni, Rombiolo, Simbario, Sorianello, Soriano, Vallelonga, Vibo Valentia e Zungri.

Il caso di Mileto e Nicotera

Il caso più particolare è quello rappresentato da Mileto e Nicotera. Si tratta dei due Comuni che hanno ricevuto la visita della Commissione d’accesso antimafia insieme alla lunga lista che include Stefanaconi, Filadelfia e Tropea. Anche la Perla del Tirreno avrebbe dovuto rinnovare il proprio Consiglio: tutto annullato e “rimandato” fra 12-18 mesi dal decreto di scioglimento per infiltrazioni mafiose emanato lo scorso 23 aprile. Per Mileto e Nicotera ancora nessuna notizia ufficiale, nonostante la proroga per la città nicoterese sia già scaduta ad aprile. Ha ancora tempo fino giugno, invece, la Commissione insediatasi a Mileto, la cui campagna elettorale risulta comunque condizionata dalla spasmodica attesa della decisione del Cdm. Entrambi i sindaci uscenti, Giuseppe Marasco per Nicotera e Salvatore Fortunato Giordano per Mileto, hanno intanto annunciato la loro ricandidatura.

A Nicotera le opposizioni si tirano indietro

«Noi ci saremo» ha pubblicato Marasco con tanto di simbolo della lista “Rinascita Nicoterese 2024”. Ma avanza sempre più l’ipotesi che l’unico sfidante del sindaco uscente sarà il quorum da raggiungere, essendo l’unica lista in campo. Dalle opposizioni pare prevalga l’intenzione di non presentare alcuna alternativa a causa dell’incombente decisione sullo scioglimento. Sia Antonio Macrì, esponente della Lega all’opposizione, che Rosario Marra con la lista “Nicotera Rialzati” hanno già annunciato che non parteciperanno alla prossima tornata elettorale. Discorso simile anche per Mileto, dove al momento Salvatore Fortunato Giordano, primo cittadino uscente, ha annunciato la sua intenzione di candidarsi. Ma anche sulla città normanna incombe la decisione del Cdm e, soprattutto, il paradossale rischio che l’amministrazione venga sciolta poco dopo lo svolgimento naturale delle elezioni.

Il ritorno al voto di Soriano

Chi torna al voto dopo aver già vissuto i 18 mesi di commissariamento è Soriano. Sciolto nel 2022, con la conferma della decisione da parte del Tar a giugno scorso, il comune premontano si presenta alla tornata elettorale con due liste in campo: da una parte l’ex sindaco Francesco Bartone con la lista “La città del sole”, dall’altra Tonino De Nardo con “Soriano Futura”. Votazioni anche a Rombiolo, il quarto Comune vibonese più popoloso chiamato ad eleggere il nuovo Consiglio. Tra i rombiolesi qualche tumulto prepolitico: l’assessora Caterina Contartese ha annunciato la sua candidatura contro il campo progressista di cui faceva parte, di fatto “rompendo” in due l’attuale maggioranza che dovrebbe puntare sull’assessore Davide De Rito. Resta l’incognita su una terza via che dovrebbe proporre il gruppo (anche lui diviso) all’opposizione. Più nebulosa la situazione negli altri Comuni: a Pizzoni dovrebbero essere due le liste in campo, mentre a Zungri il sindaco uscente Franco Galati, eletto con la lista Zungri Futura, ha già annunciato di volersi fare da parte per questa tornata elettorale. Occhi puntati anche su Cessaniti, dove Francesco Mazzeo si è dimesso l’estate scorsa in seguito ad alcune indiscrezioni emerse da Maestrale Carthago, di fatto anticipando un’eventuale visita della Commissione d’accesso. Il piccolo comune vibonese esce, inoltre, da mesi di tensione dopo le minacce ai parroci della città, ad un’associazione e allo stesso commissario prefettizio. (Ma.Ru.)

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