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‘Ndrangheta e scarti keu, il Ministero valuta la costituzione di parte civile

Lo comunica in una nota Forza Italia. Al lavoro l’avvocatura di Stato su incarico del ministro Pichetto Fratin

Pubblicato il: 12/05/2024 – 17:52
‘Ndrangheta e scarti keu, il Ministero valuta la costituzione di parte civile

LUCCA Forza Italia rende noto che il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica avrebbe incaricato l’avvocatura dello Stato di valutare se il governo potrà o meno costituirsi parte civile nel procedimento aperto con l’udienza preliminare al tribunale di Firenze per traffico illecito di rifiuti e inquinamento ambientale in relazione allo smaltimento di scarti industriali tossici fra cui il keu, materiale di risulta della lavorazione delle concerie. Lo evidenzia con un comunicato stampa il segretario per la provincia di Lucca di FI, Carlo Bigongiari, zona dove l’inquinamento riguarda terreni a Montramito, nel comune di Massarosa, uno dei numerosi siti in Toscana dove è stato disseminato questo scarto nocivo per l’ambiente e la salute. A Forza Italia risulta che «il dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin ha chiesto all’avvocatura generale dello Stato di fare un ulteriore approfondimento all’esito del diniego che il ministero dell’Ambiente stesso aveva ricevuto per costituirsi parte civile nel processo keu. C’è tempo fino al 7 giugno per potersi costituire e la richiesta di ulteriori approfondimenti da parte del ministro è la dimostrazione che si vuole lasciare aperta ogni possibilità aperta per potersi costituire parte civile».

«Dimostrata l’attenzione del governo»

«La richiesta del ministero – osserva Bigongiari nello stesso comunicato – arriva proprio due giorni dopo la visita del generale Giuseppe Vadalà, Commissario Straordinario per le bonifiche nazionali, ai terreni di Montramito. Ulteriore dimostrazione dell’attenzione con cui governo e ministero seguono la vicenda, grazie anche al puntuale lavoro che sta portando avanti in questi mesi Forza Italia e all’interessamento diretto dell’onorevole Deborah Bergamini». A Firenze si è aperta l’udienza preliminare relativa alla richiesta di rinvio a giudizio chiesta per 24 imputati dalla Dda toscana. 

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