ROMA L’aula della Camera ha ripreso l’esame del ddl sull’autonomia differenziata. L’assemblea sta respingendo tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni che stanno dando battaglia intervenendo su ogni proposta di modifica. Nel mirino il ministro Roberto Calderoli, tra i banchi del governo per seguire i lavori: «Ministro, se la smettesse di giocare con il cellulare, ascolterebbe le opposizioni», lo ha ripreso Daniela Morfino (M5s). Il dem Vincenzo Amendola ha letto «un passo di un saggio che risale agli anni ’90 e che regaleremo a Fdi. “Due anni orsono ero partito per Roma con l’obiettivo di distruggere il Servizio Sanitario Nazionale per costruire il Servizio Sanitario del Nord”. Il saggio si chiama “Mutatis mutanda”. Sapete chi lo ha scritto? Il qui presente Calderoli. Questa è la Lega, non ha altri obiettivi se non quello di spaccare questo paese, svegliatevi!». È intervenuta anche l’ex presidente della Camera Laura Boldrini (Pd): «E’ una riforma che ci fa vivere peggio. Perché questo accanimento? Che vi ha fatto di male l’Italia per accanirvi così tanto? Stupisce che i presidenti delle Camere Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa non abbiano sentito il dovere di difendere le istituzioni che essi rappresentano». Tra i bersagli degli interventi dell’opposizione anche Roberto Occhiuto (Fi), presidente della Regione Calabria, dove il Consiglio regionale ha approvato di recente un documento in cui si chiede «una preventiva analisi d’impatto anche sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep» prima di formalizzare intese Stato-Regioni. «La maggioranza – ha attaccato Arturo Scotto (Pd) – smentisce alcune dichiarazioni del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. O Occhiuto non conta nulla nel suo partito o è un bugiardo che arriva nella sua regione e sostiene una cosa e poi a Roma, ai deputati della sua Calabria, fa fare il suo opposto».
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