VIBO VALENTIA I pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro (Irene Crea, Andrea Buzzelli, Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo) hanno notificato la conclusione delle indagini per 19 persone, tutti ritenute appartenenti ad un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, operante sul territorio della provincia di Vibo Valentia e con ramificazioni e contatti sul territorio nazionale e internazionale, e coinvolte nel blitz del 26 marzo scorso. Nella fase investigativa, gli inquirenti sarebbero riusciti ad individuare e in Sud America e in Albania fonti di approvvigionamento di ingenti partite di marijuana, hashish e cocaina. Droga che, una volta arrivata in Italia, sarebbe stata trasportata e ceduta sia nella zona di Vibo Valentia che nelle zone di Caltanissetta, Cosenza, Napoli, Asti, ed in Toscana e in tutto il Nord Italia.
Secondo l’accusa a capo dell’associazione ci sarebbe Michele Galati, insieme a Giuseppe Antonio Accorinti (a giudizio in un altro processo) «sia con riferimento alle attività di acquisto, trasporto e successiva cessione o vendita dello stupefacente ai soggetti dediti all’attività di spaccio, sia con riferimento alle attività di custodia e occultamento dello stupefacente». Domenico Galati, invece, sarebbe il «finanziatore» secondo la Dda di «ingenti quantitativi di sostanza stupefacente» ma avrebbe avuto anche il compito di «reperire e detenere peri il sodalizio la sostanza stupefacente».
Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati: Luca Cianferoni, Tommaso Zavaglia, Michele Novella, Luigi Luppino, Antonio Caruso Salvatore Staiano, Sergio Rotundo, Mariantonietta Iorfida Pietro Chiodo, Luigi La Scala, Giuseppe Bagnato, Giuseppe De Luca, Diego Brancia, Giovanni Vecchio, Giuseppe Di Renzo, Pamela Tassone e Francesco Schimio. (g.curcio@corrierecal.it)
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