CATANZARO «Ritengo che tutti i Carabinieri compongano idealmente la coscienza dell’istituzione che deve essere sempre tesa. Il nostro ordito, la nostra trama è particolarmente diffusa, è una coscienza collettiva, è un onere, è una responsabilità ma è anche un grandissimo privilegio e quindi credo che l’unione, mai come in questa circostanza, faccia la forza». Si è presentato così il generale di brigata, Riccardo Sciuto, nel corso della cerimonia di insediamento al Comando della Legione Calabria dei carabinieri, subentrando al generale di divisione Pietro Salsano. a cerimonia si è svolta nella Caserma di Via Marafioti a Catanzaro. Presenti alla cerimonia moltissime autorità civili, militari e religiose, accolte nella Piazza d’Armi della Caserma insieme ad una rappresentanza di Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri in servizio in Calabria e delle sigle sindacali dell’Arma, davanti ai quali il Generale Salsano, destinato ad un nuovo e prestigioso incarico nella Capitale che lo vedrà a capo di tutti i reparti speciali dell’Arma, ha rivolto un commosso saluto di commiato, complimentandosi per i traguardi operativi raggiunti.
Sciuto, parlando con la stampa, ha indicato subito le priorità. «Le priorità che l’istituzione consegna a questa regione sono la criminalità organizzata, quella comune e quella diffusa, ogni forma di legalità, la difesa della legalità in generale ma anche la difesa della bellezza che in qualche caso viene attaccata, deturpata per ragioni che ben conosciamo, quindi nella difesa di tutti gli interessi collettivi che fanno parte del patrimonio dell’Arma dei carabinieri».
«L’attività di prevenzione è una delle attività tipiche dell’Arma. I carabinieri nascono per fare un’attività di carattere preventivo mentre quella investigativa è un’attività di seconda battuta. Se ci fosse un mondo senza reati non ci sarebbe attività investigativa. La prevenzione ha la caratteristica non è facilmente misurabile, non so quanti reati ho evitato attraverso la mia azione, le mie pattuglie, il mio controllo del territorio, ma è un’azione ineludibile, insuperabile, che è alla base dell’attività dell’Arma dei Carabinieri, sarà, se possibile, ulteriormente rinforzata». Proprio per queste ragioni sarà importante il dialogo tra le diverse forze di polizia sul territorio. «Stamattina ho salutato alcune delle autorità presenti – ha spiegato ancora Sciuto – il Questore di Catanzaro, Paolo Sirna, lo conosco dai tempi della Sicilia e quindi sarà un motivo in più per trovare una sintesi rispetto alle attività istituzionali che per la Polizia, per noi, per la Guardia di Finanza sono le stesse, cioè il contrasto a ogni forma di illegalità».
«Tutto quello che ho fatto mi servirà, nulla di quello che ho fatto mi servirà. Per me è un’esperienza nuova, tutto quello che sia stratificato concorrerà a darmi una visione del posto in cui mi trovo. Sono sicuro che tutto andrà assolutamente per il meglio. Io sono molto motivato, anzi sono molto più che motivato». «È chiaro che la struttura territoriale di ogni forza di polizia è diversa. La caratteristica dell’Arma è il suo ordito, la sua trama territoriale così fitta, la presenza in quasi ogni Comune della regione è un punto di forza dell’istituzione non solo dal punto di vista investigativo e preventivo, ma anche dal punto di vista informativo e della prossimità della vigilanza al cittadino che per noi è da sempre un cavallo di battaglia. L’arma esiste perché esiste il cittadino, non il contrario».
Infine, un messaggio ai cittadini calabresi. «È quello che ho sempre rivolto nella mia vita, anche quando sono stato in Sicilia, bisogna essere fiduciosi perché lo Stato è lo Stato e si imporrà sempre e comunque».
Presente anche il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale Carabinieri “Culqalber”, il quale nel suo intervento ha sottolineato la valenza e la professionalità di entrambi gli Ufficiali Generali che si avvicendano alla guida della Legione Calabria, e ha ringraziato il Generale Salsano per quanto fatto, formulando al contempo al Generale Sciuto gli auguri di buon lavoro. Rivolgendosi, poi, ai Carabinieri ha incoraggiato tutti a perseverare nella difesa della legalità e nella tutela dei cittadini, ben consapevole delle difficoltà quotidianamente affrontate e dei sacrifici personali e familiari richiesti per l’adempimento di questa missione. Il Generale Truglio ha evidenziato ulteriormente la necessità di perseguire nel contrasto alla criminalità, sia organizzata che comune, tramite il coordinamento di tutti i Reparti dell’Arma, con le rispettive specialità, al fine di tutelare la legalità e garantire la difesa del cittadino. Il Generale Truglio, enfatizzando la caratteristica dell’Arma dei Carabinieri di essere capillare in tutto il territorio nazionale, ha precisato la necessità di un’azione sinergica delle varie articolazioni per il raggiungimento di importanti risultati operativi soprattutto in un territorio delicato quale è quello interessato dalla presenza di associazioni criminali organizzate, con ramificazioni anche internazionali.
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