PORDENONE I finanzieri del comando provinciale di Pordenone hanno denunciato 8 persone per la vendita di capi di abbigliamento e profumi contraffatti su noti ‘social network’, sequestrando centinaia di prodotti e sanzionando 73 acquirenti. Le indagini delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pordenone sono partite approfondendo la posizione di una quarantenne di Fontanafredda (Pordenone) che, su noti social-network e siti di ecommerce, poneva in vendita capi di abbigliamento e profumi, di noti marchi, ad un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato. La perquisizione della sua abitazione, disposta dalla Procura della Repubblica di Pordenone, ha permesso ai militari di rinvenire e sequestrare numerosi accessori, abiti, profumi e set trucchi abilmente contraffatti. Grazie alle indagini tecniche eseguite sui dispositivi sequestrati alla donna, i finanzieri hanno ricostruito la filiera di approvvigionamento, composta da un’altra friulana occidentale e da altre sei persone, delle quali 3 nella provincia di Lucca, una nella provincia di Modena, una nella provincia di Napoli e una in quella di Reggio Calabria: nelle abitazioni i militari hanno rinvenuto e sequestrato ulteriore materiale contraffatto, tutto prodotto in Cina e Turchia. Complessivamente, fanno sapere gli stessi finanzieri in una nota, fiamme gialle hanno sottratto dal mercato illecito 314 articoli – tra abiti, borse, profumi ed altri accessori – riproducenti note e blasonate griffe. I finanzieri sono risaliti anche a 73 acquirenti, cui hanno singolarmente contestato, per l’acquisto di prodotti contraffatti, una sanzione amministrativa che va da un minimo di 300 a un massimo di 7.000 euro.
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