REGGIO CALABRIA La legittimità del provvedimento di valutazione d’impatto ambientale adottato dal Ministero dell’Ambiente il 22 ottobre 2019 sul progetto di realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto al Porto di Reggio Calabria, in località Pentimele, spetta al Tar della Calabria. Così il Tar del Lazio in un’ordinanza collegiale con la quale è stato deciso un ricorso proposto dal Comune di Reggio Calabria. A inizio 2021, i giudici amministrativi capitolini avevano respinto l’istanza cautelare proposta dall’Amministrazione reggina, sostenendo all’epoca la mancanza “del requisito del periculum in mora, inteso come rischio imminente di un pregiudizio grave ed irreparabile per le ragioni del ricorrente”; in sede di discussione di merito dell’impugnativa, il Tar sono stati chiamati a decidere sull’eccezione d’incompetenza territoriale proposta dalla società Diano e dalla società Caronte & Tourist. Entrambe sostenevano che a decidere sui provvedimenti impugnati dal Comune di Reggio Calabria dovessero essere i giudici calabrese, in quanto, ancorché emanati da un’Autorità centrale, sono in ogni caso destinati a produrre i loro effetti unicamente nell’ambito territoriale del porto di Reggio Calabria. E il Tar del Lazio ha accolto questa tesi, sostenendo che “Come anche eccepito dalle società controinteressate, i provvedimenti censurati e ai quali si riferiscono le doglianze articolate hanno effetto diretto nell’ambito della sola Regione Calabria, trattandosi di valutazione di compatibilità ambientale relativa alla realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti all’interno del porto di Reggio Calabria”. Con la conclusione che “la competenza territoriale sul ricorso in epigrafe appartiene al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, davanti al quale il ricorso potrà essere riassunto nel termine di legge”.
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