Ultimo aggiornamento alle 22:33
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 8 minuti
Cambia colore:
 

il personaggio

‘Ndrangheta, la carriera social di Vincenzo Torcasio “U Giappone” e la “sfida” dall’ex carcere di Lamezia – VIDEO

Considerato dalla Dda un «appartenente alla cosca Cannizzaro-Daponte», era stato arrestato in “Andromeda”. La replica: «Contenuto innocuo, giocoso e divertente»

Pubblicato il: 18/11/2024 – 7:01
di Giorgio Curcio
‘Ndrangheta, la carriera social di Vincenzo Torcasio “U Giappone” e la “sfida” dall’ex carcere di Lamezia – VIDEO

LAMEZIA TERME Aria di sfida, larghi occhiali da sole specchiati, camicia senza manica e una inconfondibile canzone neomelodica in sottofondo che, testualmente, recita una frase suo malgrado nota: «una presta libertà a tutti i detenuti». Il protagonista del video è un nome noto della criminalità organizzata lametina, uno che i social – da molti anni su Facebook con la pagina “ONORE e’ dignita’” e da qualche tempo anche su TikTok e Instagram contando migliaia di followers – li ha sempre usati per divulgare messaggi di “incoraggiamento”, massime più o meno filosofiche e proverbi ad effetto, rivolti a chi ha a che fare con la giustizia (di quelli che non indossano una divisa s’intende) o a chi cerca di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella società.

La prova da attore

Questa volta Vincenzo Torcasio (cl. ’78) noto a tutti come “U Giappone” o anche come “U russu”, alias ormai desueto, ha alzato il livello della sfida. Nell’ultimo video (fino a questo momento) pubblicato sulla celebre piattaforma TikTok, Torcasio si è fatto filmare mentre finge di essere scarcerato definendosi un «attore amatoriale». A fare discutere, però, è il set utilizzato ovvero l’ex carcere di Lamezia Terme, struttura chiusa ormai da tempo e sulla quale si continua a “fantasticare” da anni, immaginando progetti e riutilizzi tra i più disparati, senza arrivare a nulla di concreto. La struttura è solitamente visitabile in occasione delle Giornate del Fai ma, evidentemente, Vincenzo Torcasio è riuscito ad aggirare gli ostacoli.

La deriva TikTok

Con il volto sorridente Vincenzo Torcasio apre la porta della cella, passeggia per l’ex casa circondariale e si fa filmare mentre esce dalla porta laterale dell’edificio, accompagnato – come si può vedere dal video – da almeno altre tre persone. A conclusione delle riprese, Torcasio festeggia e sorride di gioia, proprio come farebbe un ex detenuto, memore anche del suo passato.
Le performance social di Vincenzo Torcasio sono storiche, sfiorando quasi il mito a giudicare dalle decine e decine di migliaia di visualizzazioni e delle centinaia di commenti che arricchiscono un profilo TikTok molto popolare.
Il paradigma perfetto di quelle preoccupazione che, ormai da un po’ di tempo, accompagnano gli osservatori di una piattaforma social che non conosce limiti e di cui, recentemente, si era occupato proprio il Corriere della Calabria, allarmando anche l’ex procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri.

vincenzo torcasio u giappone ndrangheta lamezia_

Andromeda e la cosca Cannizzaro-Daponte

Vicenzo Torcasio “U Giappone”, infatti, non è affatto un nome qualunque. Finito per davvero in carcere con l’operazione “Andromeda” della Dda di Catanzaro, eseguita il 14 maggio 2005, il classe ’78 secondo l’accusa sarebbe «partecipe della famiglia di ‘ndrangheta Cannizzaro-Daponte» operante nel tenitorio lametino, in particolare nel quartiere Sambiase, e storica alleata della potente cosca Iannazzo – nonché dei Pesce di Rosarno – contrapposta alla cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme, storicamente segnate da una sanguinosa guerra di mafia. Vincenzo Torcasio “U Giappone”, in particolare, secondo l’accusa «avrebbe avuto un ruolo di “specchietto” nel corso dell’omicidio di Antonio Torcasio», assassinato peraltro davanti al Commissariato di Polizia di Lamezia Terme il 23 maggio del 2003.
Nel processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, Vincenzo Torcasio era stato condannato 30 anni di carcere, pena ridotta a 16 anni in Appello. Ad ottobre 2020 la seconda sezione penale della Corte di Cassazione aveva annullato la condanna per il solo reato di omicidio, confermando l’associazione mafiosa, lasciando spazio ad un nuovo processo d’Appello. Intanto, a maggio 2021, Torcasio è stato scarcerato, in attesa della nuova sentenza.  

L’omicidio di Antonio Torcasio – 2003

Le performance social di “U Giappone”

Il nome di “U Giappone” è noto ormai da tempo. Dei suoi successi da influencer se ne discute da anni, così come delle performance su TikTok dove sfoggia muscoli, passeggiate a mare o per il centro, oltre a pranzi e cene nei locali alla moda di Lamezia Terme. In un video, tanto per citarne alcuni, si mostra a testa in giù in una esibizione di forza con una massima in sovraimpressione che parla di ironia oppure mentre assaggia una portata di carne sfoggiato un orologio d’oro (forse solo dorato). In un altro video, appeso ad un gazebo di un locale mentre esegue i soliti esercizi fisici, se la prende con i “leoni da tastiera” che lo avrebbero offeso nascondendosi dietro profili falsi. Insomma, ce n’è per tutti i gusti seguendo comunque una trama invisibile ma ben definita: l’uomo d’onore che non ha paura di nessuno, soprattutto dei nemici (che non si sa bene chi siano).

La “fuga di San Valentino”

Sembrano lontani i tempi in cui Vincenzo Torcasio, per sfuggire ad un mandato di cattura, si è reso irreperibile per qualche giorno. La star dei social la sera del 14 febbraio del 2017, dopo che il giudice gli aveva appena inflitto trent’anni di carcere, festeggiando San Valentino con la compagna in un ristorante, sulla storica pagina Facebook “Onore e dignità” scriveva: «Noi non ci disperiamo festeggiamo lo stesso San Valentino a base di pesce» con tanto di selfie. Gli uomini della Squadra mobile sono sulle sue tracce ma lui, con un coup de théâtre – da buon attore amatoriale che dice di essere – sparisce nel nulla dopo aver lasciato un messaggio su Facebook: «I carceri a 41 bis sono stati paragonati da Papa Francesco a forme di tortura». Nel frattempo, per Vincenzo Torcasio scatta un nuovo ordine d’arresto per l’operazione “Andromeda 2, insieme ad altre 13 persone. Di Torcasio però si perdono le tracce, almeno fino al 24 febbraio quando “U Giappone” si consegna alla Squadra Mobile di Catanzaro, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Antonio Larussa. 
Altri tempi e storie di un’epoca che pare lontanissima, ma Vincenzo Torcasio continua a spopolare su TikTok e su Instagram, fino ad inscenare una scarcerazione. Un modo, forse, per esorcizzare la paura di tornare ad occupare una cella godendosi invece la libertà. In attesa di una nuova sentenza. (g.curcio@corrierecal.it)

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica inviata dall’avvocato Armando Chirumbolo per conto di Vincenzo Torcasio:

«In merito all’articolo del 19 Novembre 2024 apparso sulla Testata giornalistica Corriere della Calabria a firma del giornalista Giorgio Curcio recante il titolo “Ndrangheta, la carriera social di Vincenzo Torcasio “U Giappone” e la “sfida” dall’ex carcere di Lamezia”, di cui si è appresa la pubblicazione, corre l’obbligo precisare che, all’interno dello stesso, vengono riportate delle informazioni errate. Si evidenzia, innanzitutto, che l’ex Carcere di Lamezia è stato riaperto al pubblico lo scorso mese di Ottobre 2024 per diventare un set cinematografico ed ospitare le riprese di un film. Il sig. Vincenzo Torcasio, appassionato di cinema e dei Social, si è recato presso l’ex casa circondariale di Lamezia e vi ha fatto ingresso senza aggirare alcun ostacolo, in quanto la struttura era libera all’accesso e poteva essere visitata da chiunque. Di poi, il sig. Vincenzo Torcasio non ha inteso lanciare “alcun tipo di sfida” con il video di TikTok realizzato all’interno della struttura carceraria ed attenzionato nell’articolo, ma ha solamente improvvisato una giocosa “prova di attore amatoriale” che ricalca temi e sceneggiature di serie televisive di successo come “Mare Fuori” e performance di famosi cantanti Rep, di cui egli è grande estimatore, così come tantissimi altri giovani. Inoltre, nei video amatoriali pubblicati dal sig. Vincenzo Torcasio sui propri profili Social non vi è né alcuna “trama invisibile ma ben definita dell’uomo d’onore che non ha paura di nessuno, soprattutto dei nemici” né alcun “messaggio di incoraggiamento” sotteso rivolto a chicchessia, né alcuna “prova di forza” per come testualmente rappresentato nell’articolo, ma solo il chiaro e visibile desiderio di rinascita di una persona che, alla luce del sole e senza bisogno di nascondere nulla, si sta riscattando dal proprio passato, molto lontano non solto in termini di tempo ma soprattutto lontanissimo dalla vita che oggi egli sta conducendo da buon padre di famiglia che vive nel pieno rispetto delle Leggi. Infine, corre obbligo precisare che la vicenda giudiziaria che ha interessato il sig. Vincenzo Torcasio risale a fatti avvenuti nel lontano anno 2003, per i quali egli, in parte è stato assolto e per l’altra parte ha già pagato il proprio debito con la Giustizia. Pertanto, è interesse del sig. Torcasio Vincenzo che i suoi video Social vengano da tutti valutati così per come sono valutati dai suoi follower, ossia solo per il loro contenuto innocuo, giocoso e divertente e non adombrati da un passato molto lontano che lo ha sì riguardato ma che oggi è lontanissimo dal suo nuovo modo di vivere».

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x