Omicidio Cecchetin, gli avvocati di Turetta provano ad evitare l’ergastolo
Oggi davanti alla corte d’Assise di Venezia, gli avvocati Giovanni impegnati in un’arringa che durerà un paio di ore

ROMA La difesa di Filippo Turetta prova ad evitare una sentenza all’ergastolo per l’imputato accusato di omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e occultamento di cadavere di Giulia Cecchettin. Oggi davanti alla corte d’Assise di Venezia, gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, si apprestano – in un’arringa che durerà un paio di ore – a ricostruire quanto accaduto l’11 novembre 2023 quando lo studente di Torreglia (Padova) uccide, con 75 coltellate, l’ex fidanzata ventiduenne. I legali proveranno a ribattere alla tesi dell’accusa di un delitto premeditato, con tanto di lista delle cose da fare e piano di fuga appuntate da Turetta in una nota sul telefono creata quattro giorni prima; di un femminicidio crudele in tre atti: iniziato nel parcheggio di Vigonovo, proseguito in auto dove continua a colpire e finito nell’area industriale di Fossò (Venezia) dove una telecamera inquadra gli ultimi atti di vita della laureanda; di un’ossessione che per oltre un anno spaventa la ragazza – vittima di minacce e di un controllo asfissiante – e costa all’imputato anche l’aggravante dello stalking.