Riceviamo e pubblichiamo la nota di Teresa Esposito, portavoce regionale Conferenza delle Democratiche:
«Siamo francamente basite per il tenore delle parole dell’articolo apparso nelle scorse ore sul Corriere della Calabria, dal titolo “il Pd e le comari del pettegolezzo politico”, che rinvia ad un linguaggio da portinai annoiati. Siamo andate a cercare l’autore e incredibilmente era una donna! Una donna che irride le altre donne definendo il pettegolezzo come un misfatto squisitamente femminile, con cui svuotare le donne della loro autorevolezza. Un vecchio metodo, maschile, ormai abbastanza sgamato. Molto banale. Ci piace però essere definite cummarelle inteso nella valenza rivoluzionaria della canzone napoletana. Ma la politica è musica solo per le orecchie di chi sa ascoltare ed è forza per chi sa proporre e tradurre. Per questo, nelle differenze di ciascuna di noi, che sono anche la nostra forza, le donne democratiche calabresi si difendono e si tutelano e saremo sempre tutte insieme nell’organizzare ed affrontare ogni battaglia politica diretta a dare alla Calabria una nuova primavera. Tremate! Le streghe son tornate, anche se le chiamate comari».
«Il glamour del vecchio femminismo mediatico, usato opportunisticamente dalle democrat, vorrebbe rinchiudere in una gabbia di segni ideologici e culturali, l’autonomia e la libertà dell’informazione e del Corriere della Calabria.
Fare dell’antirazzismo-razzista, dell’antisessismo-sessista e della strumentalizzazione dei diritti, il grimaldello pop per addomesticare le coscienze, non serve a contrastare le nuove sfide poste alla libertà delle donne e alla libertà di tutti».
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