COSENZA Ultimi ciak in Calabria di “Io non ti lascio solo”, il nuovo film di Fabrizio Cattanei, tratto dal romanzo omonimo di Gianluca Antoni edito da Salani e vincitore di numerosi premi. Le riprese, per quattro settimane (dallo scorso 4 novembre), sono state girate tra Camigliatello Silano e i comuni di Spezzano, Celico, San Giovani in Fiore, Rende, Castrolibero e Cosenza. La produzione è a cura di Minerva Pictures, Solaria Film, Ipotesi Cinema e RC Produzione, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission. Nella troupe sono presenti 35 maestranze calabresi su 50 che compongono il team.
“Io non ti lascio solo” – per la regia di Fabrizio Cattani – narra la storia di Filo e Rullo, due amici inseparabili che partono di nascosto per cercare Birillo, il cane smarrito dal padre di Filo. La loro amicizia è forte e profonda, e nulla può fermarli, nemmeno la paura del buio o il burbero montanaro Guelfo Tabacci, che sembra essere coinvolto nella scomparsa del cane. Ma dietro a questa apparente realtà si celano vicende inaspettate, che costringeranno i ragazzi ad affrontare prove ben più grandi di loro. Accanto ai due ragazzi protagonisti, interpretati dai bravissimi Andrea Matrone e Michael D’Arma, alla loro prima prova cinematografica, nel cast ci sono Giorgio Pasotti, Mimmo Borrelli e Valentina Cervi. Il film è prodotto da Gianluca Curti, Emanuele Nespeca, Elisabetta Olmi e Tilde Corsi, con la direzione della fotografia del David Di Donatello Fabio Olmi, il montaggio di Paola Freddi e la colonna sonora del noto compositore contemporaneo Luca D’Alberto.
A pochi giorni dall’ultimo ciak, la produzione, gli attori e cast hanno organizzato un incontro con la stampa a Cosenza. «La Calabria è una regione fantastica e incredibile perché ci sono tantissime possibilità di location e poi da anni la Film Commission sta confermando la forza e l’energia necessarie per consentirci di raccontare storie che arrivano nel mondo attraverso una regione come la Calabria impreziosita da boschi, colline, mare», dice al Corriere della Calabria Emanuele Nespeca. Il film ha permesso a numerosi operatori calabresi del settore di lavorare sul set. «Oggi in Calabria riusciamo a trovare qualsiasi maestranza, tecnici e altri professionisti da impiegare in ogni comparto del cinema».
«Conoscevo poco la Calabria ed ho scoperto territori che mi hanno affascinato, ho trovato delle location fantastiche e non nascondo che avrei voluto girare in ognuna di queste ma dovevo sceglierne solo alcune», dice il regista. Ero un po’ scettico all’inizio – confessa Fabrizio Cattani – perché sono abituato ai tecnici romani che di solito lavorano alla grande nel cinema, ma ho trovato delle risorse strepitose nei reparti cinematografici calabresi: costumi, trucco, parrucco, elettricisti, macchinisti, sono rimasto molto colpito». Sul film, «è una pellicola adatta a tutti, tratta un argomento molto delicato che è l’elaborazione del lutto da parte di un bambino che perde la madre, però è una sorta di favola, anche avventurosa, un po’ noir, divertente».
Selfie, video, interviste e sorrisi. Giorgio Pasotti, si concede ai fan ed alla stampa. «Raccontiamo una meravigliosa storia», dice ai nostri microfoni l’attore bergamasco che subito parla della straordinaria bellezza della Calabria. «E’ una terra che conosco molto bene, è già il secondo film che giro qui: il primo in Aspromonte, a Gambarie, ed ora in Sila. E poi sono stato sul Pollino, ho percorso e visitato tutta la catena montuosa della Calabria e ho trovato posti da scoprire». Sempre sulla Calabria, «ha un potenziale enorme, è una terra baciata da due mari e la distanza che intercorre tra la montagna e il mare è breve. Il fatto che il potenziale sia stato poco sfruttato suggerisce un grossissimo margine di miglioramento».
All’incontro con la stampa è presente anche l’attrice Valentina Cervi, ai nostri microfoni il suo racconto della Calabria. «Una terra un po’ arsa, prepotente, faticosa, com’è faticoso il percorso di questo bambino che si inerpica nel cercare di ritrovare la sua interezza dopo la perdita della mamma e alla ricerca del suo migliore amico, un cane che lui adotta e che ritiene possa essere l’amico che non lo tradirà mai. Inizia un lungo viaggio che lo porterà inevitabilmente, come quando si entra nell’inferno dantesco, a scoprire un passato scomodo, doloroso ma anche poi una dolcezza finale e la protezione della madre invisibile che lo guarda dall’alto».
Il presidente di Film Commission, Anton Giulio Grande, arriva puntuale all’appuntamento. Qualche scatto con gli attori, Pasotti e Cervi, una chiacchierata con la produzione e la regia del film e poi il punto sulla mission e soprattutto la vision degli investimenti nelle produzioni in Calabria. «E’ un momento magico, stiamo acquistando meritatamente una reputation nazionale: la Calabria è stimata, riconosciuta, apprezzata», dice Grande ai nostri microfoni. «Sono tantissime le produzioni, i progetti. Stiamo chiudendo il bando del 2024, ci aspettiamo tantissime tantissime risorse e soprattutto tantissimi indotti di imprenditori, produttori decisi ad investire in Calabria». La chiosa parte dalla citazione di Eduardo De Filippo. «Gli esami non finiscono mai, ogni traguardo raggiunto è per noi l’inizio di una nuova sfida. Sono tanti i passi compiuti, ma non basta. Abbiamo grandi progetti». (f.benincasa@corrierecal.it)
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