Ultimo aggiornamento alle 8:25
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’operazione

Dalla Calabria a Palermo 15 chili di cocaina al mese: business da 10 milioni di euro – I NOMI

Otto arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza, 3 i reggini coinvolti. Sarebbero legati alla criminalità nella Locride e la Piana di Gioia Tauro

Pubblicato il: 11/12/2024 – 11:22
Dalla Calabria a Palermo 15 chili di cocaina al mese: business da 10 milioni di euro – I NOMI

REGGIO CALABRIA La droga viaggiava su strada da Reggio Calabria, Messina e Palermo, nascosta in doppi fondi ricavati nelle auto, spesso noleggiate, condotte da corrieri. La droga, arrivata a Palermo, veniva portata in casa del capo dell’organizzazione o in quella del nipote, per essere suddivisa in dosi e rivenduta sulle piazze di spaccio cittadine. È questo il sistema scoperto dall’inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo. Otto in tutto le persone arrestate nel blitz di questa mattina, su ordine del gip.
Si tratta dei palermitani Fabio Santangelo, 46 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione; il nipote Domenico Mazza, di 26; Carmelo Pizzuto, 48 anni; Domenico Grigoli, 25 anni; Salvatore Zora, 33 anni e i reggini Saverio Zoccoli, 40 anni; Pasqualino Minutolo, di 55, e Francesco Raveda, 28 anni. Nel corso dell’indagine sono stati arrestati diversi corrieri e sequestrati 100 chili di droga e 600 mila euro. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di beni mobili e immobili riconducibili agli indagati. 

15 chili al mese

L’attività investigativa ha ricostruito l’esistenza di un accordo per una fornitura mensile di almeno 15 chili di cocaina, destinata al mercato palermitano, che avrebbe generato per l’organizzazione un giro d’affari di 10 milioni di euro all’anno. Regista dell’operazione sarebbe stato proprio Fabio Santangelo, il broker più esperto sulla piazza di Palermo, un “libero professionista” del crimine al servizio del migliore offerente in Cosa nostra, gli investigatori lo descrivono come l’unico in grado di intavolare trattative serie con i fornitori calabresi, referenti della criminalità organizzata attivi nella zona della Locride e della piana di Gioia Tauro e avrebbe importato ingenti quantitativi di cocaina dalla Calabria. I componenti dell’organizzazione hanno utilizzato dei dispositivi criptati per schermarsi da possibili attività di intercettazione. (redazione@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x