È durata poche la visita a sorpresa della premier italiana Giorgia Meloni al presidente eletto americano Donald Trump a Mar-a-Lago, un evento che ha suscitato grande attenzione a livello internazionale. Una riunione della durata di circa quattro ore, che ha visto anche la presenza di altri importanti esponenti della politica americana, tra cui il futuro segretario di Lo Stato Marco Rubio e il futuro segretario al Tesoro Scott Bessent. La visita è iniziata intorno all’1:30 ora italiana, con Meloni accompagnata dall’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia. Le immagini diffuse sui social hanno mostrato la premier nel salone d’ingresso della lussuosa residenza di Trump, dove si è svolto un incontro dai toni cordiali e improntati a una forte sintonia politica. Secondo quanto riportato da un giornalista del Wall Street Journal, durante l’incontro, un momento di particolare interesse è stato l’ascolto, da parte di Meloni e dei suoi interlocutori, della première di un documentario intitolato The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice. Questo incontro, sebbene non ufficializzato pianificato, rappresenta un’importante manifestazione di alleanze politiche e valori condivisa tra i due leader. Meloni, forte del suo ruolo di primo ministro in Italia e delle sue posizioni nazionaliste e sovraniste, si conferma come un’alleata strategica degli Stati Uniti in vista di sfide globali sempre più complesse. Trump, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza di mantenere relazioni strette con l’Europa, puntando sulla figura della Meloni come punto di riferimento. Sempre secondo quanto riferito da un reporter del Wall Street Journal, Trump avrebbe detto che Meloni «ha davvero preso d’assalto l’Europa». «È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano», avrebbe detto Trump. Salendo sul palco, il futuro segretario di Stato, Marco Rubio, ha definito Meloni «grande alleata, leader forte».
La visita a sorpresa della premier italiana Giorgia Meloni a Mar-a-Lago «per incontrare informalmente il presidente eletto Donald Trump sabato» è approdata anche sul New York Times. In passato, ricorda il quotidiano, Meloni e Trump hanno espresso reciproca stima, e il suo viaggio rappresenta una delle prime visite di un leader straniero alla residenza del presidente eletto in Florida dopo la sua elezione. L’incontro, sempre secondo il Nyt, «rafforza le speranze dei sostenitori della Meloni che la premier conservatrice italiana diventi l’alleata di riferimento di Trump in Europa». «Gran parte di questo ruolo – prosegue il quotidiano – consisterebbe nel mediare le tensioni tra altri leader europei e Trump, che ha minacciato di avviare una guerra commerciale con il continente, oltre a ridurre il sostegno americano ad alcuni Paesi della Nato e all’Ucraina nella guerra contro la Russia. L’agenda dell’incontro non era chiara sabato sera, ma gli osservatori prevedono che i due leader discutano proprio di questi temi». Il giornale cita come un altro possibile argomento la detenzione in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala, avvenuta pochi giorni dopo che l’Italia ha arrestato, su richiesta degli Stati Uniti, un iraniano sospettato di fornire componenti per droni alle Guardie Rivoluzionarie iraniane. «L’Iran ha spesso detenuto stranieri e cittadini con doppia nazionalità per scambiarli con denaro o persone» e «una persona informata sull’incontro ha detto che Meloni aveva fatto pressing per questo», riferisce la testata. Meloni, conclude il quotidiano, «ha anche un buon rapporto con Elon Musk, e i suoi sostenitori sperano che ciò rafforzi il suo peso internazionale una volta che Trump diventerà presidente». L’aereo della premier Giorgia Meloni è ripartito da Palm Beach poco dopo le 23 locali, le 5 del mattino in Italia.
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