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l’intervista del Corriere della calabria

In Calabria le guardie mediche sono scoperte. «Non ci sono medici, 45 in meno rispetto al fabbisogno»

Il commissario dell’Asp di Catanzaro: «C’è un Dca che prevede la riduzione delle postazioni. Domani incontro con i sindaci»

Pubblicato il: 07/01/2025 – 13:28
In Calabria le guardie mediche sono scoperte. «Non ci sono medici, 45 in meno rispetto al fabbisogno»

LAMEZIA TERME Dalla tragedia della morte in ambulanza di Serafino Congi a San Giovanni in Fiore, all’ordinanza del sindaco di Belcastro Antonio Torchia con cui ha imposto «il divieto di ammalarsi» ai cittadini del comune nel Catanzarese. Sul territorio calabrese si moltiplicano le iniziative, le proteste, le preoccupazioni e molti primi cittadini hanno reso pubblico lo stato di disagio per quanto riguarda la continuità assistenziale con le guardie mediche sempre più scoperte. Il Corriere della Calabria ha intervistato il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro Antonio Battistini. «Il sindaco di Belcastro, ha avuto garantita la copertura dei turni durante le festività natalizie – nei giorni festivi o prefestivi il 24, il 26 e il 29 – quindi tre giorni chiave, come del resto sono chiave tutti i giorni. Sono al corrente di una presa di posizione di un altro sindaco e non mi sono giunte altre segnalazioni dal territorio. Questo non significa che il problema delle guardie mediche non sia reale».

Il nodo

Come sottolinea Battistini, «c’è un Dca che richiederebbe il ridimensionamento, la riduzione delle postazioni e sul quale c’è un’interlocuzione permanente con i sindaci, con il loro gruppo di rappresentanza: l’ultima riunione l’abbiamo avuta nel mese di novembre, proprio nella consapevolezza della centralità di questa funzione di continuità assistenziale per i cittadini. Il problema vero è che non ci sono i medici per coprire tutti i turni e questa carenza di personale, ne mancano circa 45 rispetto al fabbisogno». Un numero, tra l’altro, variabile «perché molti sostituti talvolta si dimettono in anticipo perché assumono altri incarichi».
Durante le festività l’emergenza è concreta. «I servizi di continuità assistenziale riguardano i giorni prefestivi e festivi, nella settimana di Natale abbiamo avuto un lunedì e un martedì che era un prefestivo, mercoledì e giovedì festivi, un venerdì lavorativo, un sabato prefestivo e una domenica prefestiva. Quindi se il fabbisogno della settimana tipo, ossia 5 giorni lavorativi e 2 di copertura è di 96 ore, in una settimana come quella di Natale e di Capodanno le ore sono salite ad oltre 150. Se nei periodi normali abbiamo difficoltà per carenza di medici, nei periodi in cui le festività occupano anche alcuni giorni lavorativi è di tutta evidenza che il sistema soffra ancora di più», precisa Battistini.
Il commissario poi ribadisce l’impegno profuso per garantire assistenza agli utenti. «Grazie alla disponibilità dei medici che siamo riusciti ad avere, abbiamo garantito un servizio quanto meno sufficiente e di prossimità: laddove non c’era la guardia medica in un determinato comune abbiamo indicato quale fosse il paese di prossimità dove era possibile usufruire del servizio. Che ricordo non è un servizio di emergenza-urgenza, ma di continuità assistenziale».

Una necessaria riorganizzazione

La prospettiva è evidentemente quella di una radicale riorganizzazione, perché altrimenti si rischia di vivere sospesi sulle montagne russe. «Io confido molto nell’apertura dell’Aft (Aggregazione Funzionale Territoriale) di cui discuteremo a brevissimo il regolamento attuativo, speriamo di partire in tempi molto brevi per dare una risposta più strutturata a questo problema che è la continuità assistenziale», risponde il commissario dell’Asp di Catanzaro. Che aggiunge: «Domani mattina faremo una riunione e incontreremo 28 sindaci per avere un quadro della situazione chiaro e ipotizzare eventuali e ulteriori provvedimenti da attuare». La chiosa è netta: «pensare di coprire tutte le postazioni è impossibile, tant’è che – ribadisco – c’è una determina regionale che ne prevede già la riduzione». (redazione@corrierecal.it)

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