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il “caso”

Anche Azione “strappa” con Fiorita: nuovo terremoto politico al Comune di Catanzaro

I calendiani manifestano l’insofferenza verso alcune scelte dell’amministrazione ritirando l’appoggio esterno. Ora si apre una fase delicata

Pubblicato il: 16/01/2025 – 15:26
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Anche Azione “strappa” con Fiorita: nuovo terremoto politico al Comune di Catanzaro

CATANZARO Nuovo terremoto al Comune di Catanzaro e nuovi scossoni per la Giunta guidata dal sindaco Nicola Fiorita, leader della coalizione di centrosinistra. Come ventilato nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria Azione ha deciso di ritirare l’appoggio esterno all’amministrazione cittadina, aprendo così una delicatissima fase politica a Palazzo De Nobili. Alla base della determinazione dei calendiani catanzaresi, rappresentati in primo luogo da Valerio Donato, il competitor di Fiorita al ballottaggio del giugno 2022, il malessere per il mancato cambio di passo auspicato a settembre quando Azione, dopo essere stata fiera opposizione a Fiorita, aveva optato per un sostegno al sindaco e al suo esecutivo nel senso di una direzione più marcatamente progressista dell’azione di governo dopo l’uscita di scena dell’area di Antonello Talerico, oggi consigliere regionale di Forza Italia. I segnali di insofferenza da parte di Azione si sarebbero accentuati nelle ultime ore in particolare per la gestione del settore ambientale e ancor più in particolare del settore dei rifiuti, vero “nodo” politico per Fiorita e la sua maggioranza a causa di un controverso bando per il nuovo appalto, del valore di 90 milioni, bando già revocato in autotutela in estate – fu il motivo dello “strappo” con Talerico – e in via di definizione in questi giorni. Ma il malessere dei calendiani sarebbe esteso anche ad altri provvedimenti e alla gestione di altri settori che per Azione non registrerebbero alcuna discontinuità con i primi due anni e mezzo di amministrazione. Due anni e mezzo che il sindaco Fiorita traguarderà in questi giorni – lunedì è prevista la conferenza stampa di metà mandato – e che si ammantano nuovamente di nuvole molto minacciose. Sul piano numerico l’uscita di Azione dalla maggioranza potrebbe non essere determinante per la tenuta della maggioranza, che comunque si regge e potrebbe continuare a reggersi sull’apporto di un gruppo di consiglieri comunali in gergo definiti “responsabili” ma in realtà molto trasversali e “buoni per tutte le stagioni”, ma certo a Palazzo De Nobili saranno giorni di passione.

La nota di Azione

Così in una nota i consiglieri comunali di Azione Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi ufficializzano la decisione di uscire dalla maggioranza. «Una diversa visione di interpretare la politica e un diverso approccio alle modalità operative di organizzazione e rilancio della macchina amministrativa ci inducono a ritirare l’appoggio esterno al governo cittadino. Abbiamo consapevolezza che, oggi, questo centro sinistra non ha l’ambizione di ridisegnare un perimetro all’interno del quale costruire le premesse per una nuova stagione politica nella nostra città. L’andamento lento registrato nella conduzione dei tanti e complessi aspetti gestionali non ci fa ben sperare nel cambio di passo che i cittadini attendono. La sensazione – continuano i consiglieri comunali di Azione – è che ci si adagi su prassi consolidate nel tempo e che, nonostante l’impegno profuso dal nostro gruppo e da qualche assessore in questo breve periodo, non si percepisce alcuna reale volontà e/o capacità di cambiamento. E, cosa ancora più importante, non la percepiscono la gran maggioranza dei nostri concittadini molti dei quali in questo “cambiamento” avevano creduto esprimendo il voto per l’attuale amministrazione. Noi, responsabilmente, abbiamo provato ad incidere senza però riuscire a vedere risultati tangibili sull’amministrazione né prospettive di rilancio politico. I cittadini hanno necessità di risposte concrete ai loro bisogni partendo dalle piccole cose.  Crediamo, con estrema onestà, che i quasi tre anni trascorsi abbiano ulteriormente danneggiato la nostra comunità e tutte le incoerenze politiche che hanno caratterizzato il cammino di questa Amministrazione stiano facendo pagare un prezzo altissimo alla nostra città. È il momento di una presa di coscienza di tutte le forze politiche presenti in Consiglio affinché si valuti la miglior opzione per il bene della città che per noi è il ritorno alle urne». (a. cant.)

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