Telefoni cellulari e schede sim introdotti all’interno del carcere di Cosenza, nove indagati
Notificato l’avviso di conclusione delle indagini. I dispositivi venivano poi messi a disposizione di alcuni detenuti per poter comunicare all’esterno
COSENZA Approfittando del proprio ruolo sarebbero riusciti a introdurre all’interno del carcere Cosmai di Cosenza cellulari, smartphone e schede sim che poi entravano nella disponibilità di alcuni detenuti per poter comunicare all’esterno: è questa l’accusa che la polizia giudiziaria su delega della procura di Cosenza muove a carico di nove persone, alle quali è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini. Lo riferisce l’odierna edizione della “Gazzetta del Sud”. L’inchiesta risale a un anno fa. Le schede – è emerso dall’inchiesta – erano intestate a persone fittizie, probabilmente ignare del tutto. I destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini – firmato dal sostituto procuratore Domenico Frascino – sono Fabio Russo, Michele De Vuono, Massimiliano Presta, Luca Retek, Marcello Passalacqua, Enzo Bertocco, Luigi Spagnolo, Daniela Mira Rostas e Carlo Migliori.
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