ROMA Esce oggi in libreria il libro di Antonino De Masi “Inferi. La storia vera di un sopravvissuto alla ‘ndrangheta”, edito da Aliberti Editore. De Masi vive sotto una protezione severa, con una residenza segreta, ma non ha mai perso la speranza né la voglia di raccontare la sua storia. Nel libro, scritto insieme al giornalista Pietro Comito, De Masi racconta la sua vita fatta di paura, ma anche di una costante speranza. Una vita sorvegliata 24 ore su 24, con la sensazione di non poter più vivere in serenità nemmeno nei momenti di intimità. «La mia testimonianza non vuole essere un lamento», ha affermato l’imprenditore, «ma un grido di libertà. Un invito a svegliare le coscienze ancora assopite, per riprenderci il gusto della vita, come uomini e donne libere». Le sue parole non sono solo un atto di denuncia, ma anche un invito a non arrendersi, a non cedere al potere della criminalità.
Un uomo De Masi che, pur vivendo sotto scorta, non ha mai rinnegato le sue radici e la sua terra. Contrapponendosi a quei criminali che infangano il nome della sua regione, De Masi continua a combattere per una Calabria libera dalla ‘ndrangheta. La sua lotta è quella di un imprenditore che ha scelto di non piegarsi, ma di resistere, affrontando ogni giorno le conseguenze delle sue scelte. La prefazione del libro è scritta da Antonio Nicaso, uno degli studiosi più rispettati sulla ‘ndrangheta, e il testo include anche un contributo di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Con queste voci autorevoli, la storia di Nino De Masi non è solo una testimonianza personale, ma un appello collettivo a non dimenticare e a non cedere di fronte alla violenza della criminalità.
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