Inquinamento e maladepurazione sul Tirreno Cosentino, il procuratore Fiordalisi: «Territorio da tutelare ad ogni costo»

COSENZA «Le due uniche isole della Calabria, l’isola di Dino e l’isola di Cirella, zone protette da numerose leggi e da provvedimenti della Comunità europea d’estate attirano tantissimi turisti. E questo è il volano dell’economia del territorio calabrese. Che però resta particolarmente fragile». A parlare è Domenico Fiordalisi, nuovo procuratore di Paola, a margine di un convegno organizzato a Scalea e dedicato allo sviluppo ed alle criticità della Riviera dei Cedri.
Dissesto idrogeologico, erosione costiera, inquinamento ambientale rendono particolarmente difficile il lavoro di tutela e salvaguardia del territorio. E il procuratore conosce bene il territorio, quello a Paola è un ritorno: ha già prestato servizio alla procura, dal 1987 al 1993 e dal 2004 al 2008, ricoprendo il ruolo di sostituto. A breve dirigerà l’ufficio di procura e promette un’azione incisiva. «Il territorio va tutelato in via prioritaria ad ogni costo. L’ho detto dal primo giorno che la Quinta Commissione all’unanimità mi ha designato come Procuratore della Repubblica in questo territorio: continuerò quest’opera già iniziata nella fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90». In quel periodo la procura diede un forte impulso al contrasto all’inquinamento del mare tirreno, operando sequestri di alcuni depuratori poi «messi in regola». «Il mare era veramente pulito – ricorda il procuratore – e oggi bisogna riprendere un discorso organizzato, strutturato e continuo, costante, cosa che io farò in prima persona». (f.b.)

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