RENDE «Ormai a Rende si cammina in ordine sparso. Trovare unione nel comitato spontaneo vincitore del referendum è difficilissimo. Le forze riformiste moderate e di sinistra a tutt’oggi non hanno trovato un nome unitario. Sarebbe assurdo consegnare il Comune a quelle forze politiche, che insieme a Manna hanno portato al commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose. Non possiamo sbagliare questo importante appuntamento». A lanciare l’appello in vista delle prossime elezioni amministrative a Rende è Luigi Cosentini, coordinatore regionale del Psdi.
«Se non si riesce a trovare l’unità – aggiunge Cosentini – bisogna abbandonare queste inutili e stucchevoli riunioni, non portano da nessuna parte. Noi socialdemocrati parteciperemo insieme ad un’altra forza politica alle prossime elezioni con una lista congiunta. La nostra proposta, rompendo gli indugi, è quella di invitare Sandro Principe a scendere in campo, per guidare anche da solo con delle sue liste la città di Rende, oggi tristemente abbandonata al suo destino dopo 9 anni di amministrazione Manna. Riconoscendo a Principe, ultimo politico di spessore, la capacità politica di guidare la città e uscire dall’oscurantismo degli ultimi anni».
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