Ritardi e procedure ferme. «Il raddoppio del termovalorizzatore ancora non è realtà»
I fari della Corte dei Conti sull’impianto di Gioia Tauro, che è strategico nella gestione dei rifiuti in Calabria ma sconta ancora enormi criticità

CATANZARO Un “nodo” inestricabile. «Il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro (unico impianto di incenerimento dei rifiuti in Calabria), ancora non è realtà, nonostante la pubblicazione di due bandi dalla Regione e a fronte della pianificazione regionale che ritiene l’opera fondamentale per ridurre il carico di rifiuti prodotti nella regione, anche a fronte del preventivo trattamento nei diversi impianti territoriali»: a scriverlo è la Procura regionale della Corte dei Conti nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile calabrese. Tra le tante criticità relative alla complessiva gestione delle risorse e del patrimonio pubblico, un lungo capitolo è dedicato all’impianto gioiese, laddove il procuratore contabile Romeo Ermenegildo Palma evidenzia in premessa che «la Calabria all’indomani della gestione commissariale si è trovata ad avere una variegata galassia di discariche e ad essere dotata di un termovalorizzatore ma del tutto inefficiente. Un impianto che, se lanciato a regime, avrebbe potuto alleviare non poco la pressione emergenziale che ancora oggi costringe la Regione a ripiegare verso l’utilizzo di discariche private, decisamente più efficienti ma anche più costose per le tasche dei calabresi. Il termovalorizzatore di Gioia Tauro, unica opera di rilievo, realizzata nella gestione commissariale, peraltro parzialmente, con l’impiego di rilevantissime somme di denaro pubblico, ad oggi non è riuscito a fornire una soluzione valida e concreta alle esigenze del territorio, stante le notevoli difficoltà di gestione dell’impianto».
La storia
Nella relazione della Procura contabile calabrese si ricostruisce anche la storia del termovalorizzatore di Gioia Tauro: «L’opera – si specifica – entra in funzione nel 2004 con una capacità di 40mila tonnellate di rifiuti solidi urbani all’anno a fronte delle 120mila tonnellate potenziali previste in fase progettuale. Nel 2007, a soli tre anni di attività, l’inceneritore ha il primo stop a causa del mancato pagamento da parte della Regione Calabria dei corrispettivi previsti alla società di gestione a cui seguivano i contenziosi descritti che tenevano difatti l’impianto bloccato. Da questo primo stop ad oggi l’impianto, ha continuato a funzionare a singhiozzo… in totale assenza di una pianificazione per la manutenzione straordinaria da cui sono derivate disfunzioni, danneggiamenti, avarie e successivi rattoppi che ne hanno rallentato le prestazioni riducendone, al contempo, anche la capacità di incamerare rifiuti. Il procuratore Palma sottolinea che l’ultimo aggiornamento del piano regionale della gestione dei rifiuti in Calabria pone il tema del riefficientamento del termovalorizzatore, definito un impianto da considerare di “rilevante interesse strategico regionale in quanto funzionale alla chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani in Calabria”».

Conclusioni
Per la magistratura contabile calabrese «è evidente, dunque, che per rendere l’impianto funzionale allo scenario di piano occorrerà effettuare interventi di estrema rilevanza che in decenni non si è riuscito a realizzare volti a rifunzionalizzazione e innovare tecnologicamente le sezioni impiantistiche in esercizio di cui alle linee oramai usurate, inglobando anche l’area destinata all’unità B, praticamente da ricostruire. La Regione Calabria ha già pubblicato in data 31 marzo 2022 un bando regionale, per la ricerca di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di project financing per la progettazione, l’adeguamento e il completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro, comprensivo della gestione, che ha provocato reazioni forti e ostili fra i sindaci dei Comuni in cui cadono i territori interessati. Forti sono le preoccupazioni degli amministratori, secondo cui, trattandosi di un progetto calato dall’alto senza alcun confronto con le realtà locali, il raddoppio dell’impianto determinerebbe un impatto insostenibile con gravi danni per l’ambiente e la salute pubblica. Peraltro – rimarca ancora il procuratore della Corte dei Conti – si lamenta un mancato studio sulla qualità dell’aria e sull’aumento della mortalità nei territori interessati. Il 5 dicembre 2022 il Dipartimento regionale Territorio e Tutela dell’ambiente ha pubblicato un nuovo avviso pubblico esplorativo riguardante il termovalorizzatore di Gioia Tauro avente il medesimo contenuto di quello precedentemente pubblicato a marzo. Dopo la prima procedura andata male anche la seconda è attualmente ferma per l’insorgere di contenziosi». La conclusione della Procura contabile: «Infatti, il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro (unico impianto di incenerimento dei rifiuti in Calabria), ancora non è realtà, nonostante la pubblicazione di due bandi dalla Regione e a fronte della pianificazione regionale che ritiene l’opera fondamentale per ridurre il carico di rifiuti prodotti nella regione, anche a fronte del preventivo trattamento nei diversi impianti territoriali. Ad oggi, tuttavia, non risultano aggiudicati i lavori e non è preventivabile il raggiungimento dell’obiettivo dell’autosufficienza. Non bisogna dimenticare che preoccupanti sono le assonanze con la vicenda “Calabria Nord” anche lì non si realizzarono le opere per la ferma opposizione dei rappresentanti dei territori coinvolti da cui poi scaturì il contenzioso che portò allo sperpero di rilevantissime somme di denaro pubblico. Conseguentemente, il rischio che si continui a perpetrare una gestione inefficiente del ciclo dei rifiuti con ulteriore sperpero di denaro pubblico e un danno ambientale sempre crescente si palesa ad oggi elevato, ma assolutamente intollerabile. Pertanto, a riguardo, è da auspicare la massima attenzione e cura da parte degli organi politici e amministrativi della Regione Calabria». (a. c.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato