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Giovanni Scambia, la figlia Luisa: «C’era sempre per i suoi pazienti»

In un’intervista al CorSera, il ricordo di un «papà sempre presente». L’impegno del luminare calabrese scomparso

Pubblicato il: 02/03/2025 – 10:58
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Giovanni Scambia, la figlia Luisa: «C’era sempre per i suoi pazienti»

CATANZARO Lo scorso 20 febbraio è morto Giovanni Scambia, luminare della ginecologia oncologica nato a Catanzaro il 25 dicembre 1959, ucciso da un tumore al pancreas. Sulle pagine del Corriere della Sera, è sua figlia Luisa, 34 anni, a ricordarlo. «Lui c’era sempre per le sue pazienti, non aveva orari. Lavorava tanto, ma alla sua famiglia non ha mai tolto niente». «Papà era una persona amorevole, pacata, sempre con il sorriso, di poche parole magari ma sapeva ascoltare – ricorda Luisa Scambia – La sua era una presenza calma, aveva una grande capacità magnetica di attirare a sé. Metteva tutti a proprio agio, ti faceva sentire capito e sapevi che avrebbe fatto tutto quello che poteva per aiutarti». Un professionista esemplare, un padre straordinario. «Mi diceva di avere sempre rispetto per tutti, mantenere la compostezza, non darsi mai per vinti. E per me è stato un grande esempio».
L’ultimo mese di vita è stato difficile per la famiglia Scambia. «Papà mi ha detto della malattia con il suo modo, diretto, senza indorare la pillola. Per me è stato uno choc. Lui aveva capito tutto, sapeva che sarebbe finita presto. Mi disse: “Ci dobbiamo preparare”. Anche in rianimazione non lo abbiamo mai lasciato solo. E questo ora mi mette serenità. Perché immagino quanto fosse spaventato».
Giovanni Scambia non sarà dimenticato, promette la figlia. ««Abbiamo tante idee, stiamo pensando a tanti progetti che purtroppo papà ha dovuto lasciare in sospeso e che con mia mamma Emma stiamo cercando di prendere in mano. Ma di Giovanni Scambia, del suo lavoro, delle sue iniziative, vogliamo si parli ancora». (redazione@corrierecal.it)

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